Ambientato nella valle del Reno una giovane contadina si innamora di Albert senza sapere che è un conte e già promesso a Batilde, figlia del duca di Curlandia. Si apre con Giselle, balletto in due atti di Adolphe Adam, la stagione musicale autunnale 2021 del Teatro Lirico di Cagliari, che dopo la prestigiosa e molto partecipata serie di spettacoli d’estate nella suggestiva arena a cielo aperto di piazza Nazzari, torna nella sua sede istituzionale. Presentata oggi proprio nel foyer di platea del noto edificio di via Sant'Alenixedda, “Autunno in musica 2021”, questo il titolo della programmazione che coprirà i mesi di ottobre, novembre e dicembre, è di indubbia valenza culturale e all'altezza delle aspettative dell'esigente pubblico cagliaritano.

A sottolinearlo Giuseppe Farris e Nicola Colabianchi, rispettivamente vicepresidente Consiglio di indirizzo Fondazione Teatro Lirico di Cagliari e sovrintendente, durante la conferenza stampa di questa mattina di venerdì 17 settembre 2021.

“Autunno in musica 2021”, hanno spiegato Farris e Colabianchi, propone 29 serate di spettacolo (sino al 23 dicembre), suddivise in 2 concerti sinfonico-corali e 2 concerti sinfonici (tutti replicati il giorno successivo), 1 popolarissimo balletto (7 recite) e 2 opere liriche (7 recite). Titoli inconsueti, ma certamente graditi che vengono eseguite in due nuovi allestimenti del Teatro Lirico di Cagliari.

Come sempre protagonisti sono l’Orchestra e il Coro del Lirico diretto dal maestro Giovanni Andreoli. Il 21-22-23-24 (2 recite)-25-26 settembre, va dunque in scena Giselle, balletto in due atti di Adolphe Adam, creato a Parigi nel 1841 da Jules Perrot e Jean Coralli, in collaborazione con Jules Henri-Vernoy de Saint-Georges, su un libretto che Théophile Gautier scrisse fondendo uno dei suoi racconti (La Cafetière, 1831) con il romanzo Über Deutschland di Heinrich Heine.

La coreografia, da Jean Coralli e Jules Perrot, è di Eleonora Abbagnato, celebre étoile internazionale, al suo debutto, come coreografa, in un balletto di repertorio. L’Orchestra del Teatro Lirico è diretta dall’esperto David Garforth, mentre nei due ruoli principali si esibiscono: Maia Makhateli/Ana Sophia Scheller (Giselle) e Flavio Salamanka/Michele Satriano (Albrecht). La produzione dello spettacolo è di Daniele Cipriani Entertainment, mentre l’allestimento è della Fondazione Teatro dell’Opera di Roma e Daniele Cipriani Entertainment. Lo spettacolo è una prima esecuzione assoluta.

La musica di Adolphe Adam (Parigi, 1803-1856) rappresenta uno dei primi esempi di musica composta espressamente per un balletto che aderisca in modo perfetto al ritmo e alle figurazioni della pantomima e della danza. Giselle, balletto romantico in due atti, grazie ad uno sviluppo equilibrato delle parti mimiche, si muove su due piani distinti: nel primo atto in forma realistica e, sul finire, altamente drammatica con la morte della protagonista, innamorata e poi tradita dal proprio amante; nel secondo, incentrato sulle Villi, spiriti vaganti di fanciulle morte per amore, sul piano lirico e soprannaturale, secondo il gusto letterario del tempo. L’ultima rappresentazione di Giselle a Cagliari risale all’aprile 2005, anche se nel dicembre 2013 è andata in scena Red Giselle, accattivante e spettacolare coreografia di Boris Eifman, ispirata al celeberrimo balletto.

A Luciano Acocella, apprezzato direttore romano al suo debutto a Cagliari, spetta il compito di dirigere, alla guida delle compagini orchestrale e corale, il concerto dell’1-2 ottobre che propone un programma che spazia dall’eleganza formale di Nielsen al romanticismo dello Schicksalslied di Brahms, fino a quello della Renana di Schumann, mirabile sintesi della poetica del grande compositore tedesco.

L’8-9 ottobre ritornano i due complessi stabili della Fondazione per un programma musicale che prevede la celeberrima Moldava di Smetana, la rarissima cantata per coro La regina prigioniera di Sibelius e la Prima Sinfonia di un appena ventiseienne Čajkovskij. Questa volta a dirigere le due serate si presenta Diego Ceretta (Milano, 1996), giovanissimo direttore, violinista e compositore, al suo atteso debutto a Cagliari.

Raffinato, insolito e veramente imperdibile il concerto del 22-23 ottobre, con ancora un debutto a Cagliari: è la volta del giovane tedesco Nikolas Nägele (classe 1987) che dirige l’Orchestra nella grandiosa e monumentale Quarta Sinfonia “Romantica” di Bruckner.

L’aulica eleganza di Orfeo ed Euridice di Christoph Willibald Gluck segna l’attesissimo ritorno dell’opera al Teatro Lirico di Cagliari, dopo Don Pasquale di Donizetti dello scorso maggio. Le 7 recite (12-13-14-16-17-19-20 novembre) dell’azione teatrale in tre atti, su libretto di Ranieri de’ Calzabigi, vengono eseguite in un nuovo allestimento del Teatro Lirico di Cagliari con la regia e i costumi di Nicola Berloffa (Cuneo, 1980), artista tra i più promettenti della sua generazione che ha già lavorato a Cagliari come assistente di Luca Ronconi, e la direzione musicale del greco George Petrou (nato ad Atene), considerato uno dei più sensibili interpreti del repertorio barocco, al suo debutto a Cagliari. Nei tre ruoli dell’opera cantano: Victória Pitts/Caterina Dellaere (Orfeo), Theodora Raftis/Francesca Sassu (Euridice), Silvia Frigato/Giulia Della Peruta (Amore). L’ultima edizione dell’opera a Cagliari risale al gennaio 2010, quando venne eseguita in forma di concerto.

Rappresentato, per la prima volta, al Burgtheater di Vienna il 5 ottobre del 1762, Orfeo ed Euridice di Christoph Willibald Gluck (Erasbach, Palatinato bavarese, 1714 - Vienna, 1787) segna l’inizio di quella che è comunemente nota come “riforma del melodramma” e che poi, con il successivo Alceste (1767), perfeziona e definisce. La “riforma” segue i canoni della tragedia greca classica che, peraltro, è già alla base del melodramma barocco, perseguendo, con un rigore estetico-musicale originalissimo per l’epoca, l’unitarietà del dramma.

Il direttore Diego Dini Ciacci (Trento, 1960), uno dei migliori oboisti della scena internazionale, debutta a Cagliari, il 26-27 novembre, alla guida del complesso orchestrale, con il quarto e ultimo concerto della rassegna che si apre, come consuetudine annuale, con una nuova composizione su commissione del Teatro Lirico, in prima esecuzione assoluta, che, quest’anno, è firmata da Sergio Rendine (Napoli, 1954), uno dei più celebri, prolifici e versatili compositori contemporanei che ritorna a Cagliari dopo l’esecuzione della sua La Tavola di Smeraldo di Ermete Trismegisto per coro e orchestra, sempre su commissione e in prima esecuzione assoluta, che ebbe ampio successo di pubblico e critica il 9-10 novembre 2012. A seguire l’Ottava Sinfonia di Beethoven e la Terza Sinfonia “Scozzese” di Mendelssohn-Bartholdy.

“Autunno in musica 2021” si conclude con le 7 recite (16-17-18-19-21-22-23 dicembre) di La fille du régiment di Gaetano Donizetti, opéra-comique in due atti su libretto di Jean-François-Alfred Bayard e Jules Henri Vernoy de Saint-Georges (lo stesso librettista di Giselle) che viene eseguita in lingua originale francese con sopratitoli in italiano, in un nuovo allestimento del Teatro Lirico di Cagliari.

L’opera, assente da Cagliari dal novembre 1984 (Auditorium del Conservatorio), è di particolare interesse sia per l’aspetto visivo, Alessio Pizzech (Livorno, 1972) regista affermato sia nella prosa che nella lirica al suo debutto a Cagliari, sia per quello musicale, Frédéric Chaslin, apprezzato direttore, compositore e pianista francese (Parigi, 1963), che ha lavorato nei principali teatri mondiali e che ritorna sul podio del Teatro Lirico di Cagliari dopo il successo del Concerto di fine anno 2020 e del Concerto di Pasqua 2021. Nei tre ruoli principali cantano: Hasmik Torosyan/Laura Esposito (Marie), Valerio Borgioni (Tonio), Federico Longhi/Jan Antem (Sulpice).

La fille du régiment debutta l’11 febbraio 1840, diretta dallo stesso Gaetano Donizetti (Bergamo 1797-1848), all’Opéra-Comique di Parigi, dove viene replicata per ben 55 volte. Commedia teatrale tra le più apprezzate e note del compositore bergamasco, che si colloca a metà tra l’opéra-comique e l’opera buffa, è una temibilissima prova per il tenore per i celebri 9 do acuti della sua aria (Ah mes ami) che, insieme a marce militari, scene liriche e bucoliche, conquistano il pubblico coinvolgendolo nella deliziosa storia d’amore, contrastata dalle convenzioni sociali, di Marie e Tonio, ambientata in Tirolo nel 1805 in piena epoca napoleonica.

I posti disponibili per il pubblico saranno circa 400, hanno ricordato Farris e Colabianchi, distribuiti a metà su ciascuna delle due logge. Tutti i posti saranno inoltre rigorosamente distanziati fra loro e con totale esclusione della platea, interamente occupata sin dall'inizio del periodo pandemico dalla pedana (circa 200 metri quadrati) che ospita l’Orchestra e dagli impianti audio/luci.

 

 

Utile ricordare che sulla base delle norme contro la diffusione del Covid-19, per accedere agli spettacoli sarà obbligatorio esibire il green pass o certificazione equivalente riconosciuta dallo Stato Italiano.