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“Ancora non riesco a credere alla grande fortuna che ho avuto! Non ho mai vinto nulla nella vita e, quello che la Rai mi ha fatto, è stato uno dei regali più belli mai ricevuti! In molti mi hanno detto che avrei potuto vincere una somma di denaro che cambia la vita, ma io ho vinto mille volte di più!”
Sarah è una ragazza di 43 anni, è nata a Nuoro, ma vive a Lotzorai con suo marito e lavora in una oreficeria a Tortolì. Cresciuta a pane e musica, suo padre Raimondo è la voce della band nuorese Cast 36, il legame di Sara con il Festival di Sanremo inizia fin da bambina, quando davanti alla tv, ballava felice sulle note che si susseguivano sul palcoscenico più importante e famoso d’Italia. E sognava di essere proprio lì, tra i mostri sacri della canzone italiana.
Quel sogno si è avverato e Sara, una delle abbonate che Rai Canone ha portato al Festival di Sanremo, ha realizzato il suo sogno di bimba al Teatro Ariston, godendosi lo spettacolo in prima fila in compagnia della conduttrice Rai Veronica Maya, con la quale ha instaurato, tra l’altro, un bel rapporto di amicizia.
“Amo la mia vita e credo che le cose più importanti siano i ricordi dei momenti speciali trascorsi con chi ami! Quando ho realizzato di aver vinto un viaggio a Sanremo con tutte le spese pagate per vedere la finale del Festival, ho immediatamente chiamato mio padre Raimondo che, a 73 anni dopo essere rimasto senza mia madre, si era chiuso in una sorta di bolla di inezia – rivela Sarah a Sardegna Live - Non credevo mi avrebbe accompagnato in questa magnifica esperienza! Invece, grazie al suo immenso amore per me e per la musica, ha accettato ed è iniziata un’emozione magica!”
Sara ha sempre vissuto circondata da persone che amano la musica ed è soprattutto per questo motivo che non riuscirebbe a vivere senza. “Grazie a mia zia ho conosciuto Elton John e mio padre Raimondo mi faceva ascoltare i Beatles fin da piccolissima, lui ha cantato per oltre 60 anni in un gruppo abbastanza famoso dalle nostre parti, i Cast 36 - ci dice orgogliosa - e ha sempre amato guardare il Festival di Sanremo ipotizzando i vincitori e stendendo una lista delle canzoni che riteneva più belle con mia madre, mentre io piccolissima, ballavo davanti alla tv guardando i cantanti con gli occhi di chi vede la televisione “abitata” da esseri super irraggiungibili!”
“Ho sceso con i tacchi le scalinate dell’Ariston! Yeeeeah!” dichiara felice e con la voce che evidenzia l’emozione, ancora viva, per l’esperienza appena vissuta al Festival. Poi ci racconta alcuni dettagli della permanenza a Sanremo. “Arrivati all’hotel abbiamo conosciuto i nostri compagni di fortuna, il direttore e i funzionari che ci avrebbero accompagnato. Tutto è stato studiato per farci vivere questa esperienza appieno, ricca nella sua maestosità e al tempo stesso, calda come un abbraccio, perché realmente sentivamo di essere a casa. Non mi ero mai soffermata a pensare al lavoro, alla fatica e all’impegno di chi rende il Festival della musica italiana il mitico Sanremo - e aggiunge - Il lavoro è immenso, organizzato in ogni particolare!”.
Sarah, infine, conclude la sua chiacchierata con noi rivolgendo un pensiero a suo padre: “Questa esperienza mi ha permesso di vivere momenti stupendi. La gioia di un vecchio musicista che vive un sogno accompagnato dalla sua unica figlia e, i suoi occhi che brillano tutt’oggi, nel raccontare l’entusiasmo, è emozione. È MUSICA!”.