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Secondo quanto ricostruito, un uomo di 35 anni si è avvicinato a una bambina di dieci anni, mentre lei in quel momento giocava da sola, e le ha messo le mani nelle parti intime. A quel punto la piccola è scappata ed è andata incontro a un gruppo di adulti che si trovavano lì vicino con altri bambini e ha raccontato quanto successo. I genitori si sono quindi precipitati dal 35enne e l'intervento dei carabinieri ha impedito che il giovane venisse linciato.
Il fatto è accaduto ieri pomeriggio, nel quartiere Cep, a Cagliari, nei pressi della chiesa di Santa Maria del Suffragio.
L'uomo è stato denunciato per molestie sessuali a una minore.
La descrizione del 35enne da parte dei testimoni ha fatto subito pensare alle molestie subite e denunciate in passato da numerose ragazze, anche in quel quartiere. A tal punto che il 4 aprile scorso, presso la sede Associazione Luna e Sole, in via Ariosto 24, una decina di ragazze hanno deciso di costituire un Comitato spontaneo per richiedere che “le autorità istituzionali e quelle giudiziarie di ordine pubblico mostrino una maggiore attenzione relativamente alle violenze di genere verificatisi nel quartiere di Mulinu Becciu e nelle zone limitrofe”.
Il comitato ha nominato l’avvocato Gianfranco Piscitelli per ottenere il supporto legale necessario alla realizzazione degli interventi finalizzati al trattamento del caso per il quale si è costituito.
L'IDENTIKIT DEL MANIACO - Un uomo con un’età compresa tra 35/45 anni, alto circa 1.70, di corporatura snella. Sempre vestito con abiti scuri. Si è reso protagonista di numerosi episodi. Ha inseguito ragazze, le ha palpate e si è masturbato davanti a loro.
“L’uomo che ieri ha molestato la bambina - afferma il legale Piscitelli - potrebbe essere lo stesso che molestato e perseguitato diverse giovani, tante delle quali hanno denunciato l’accaduto e si sono rivolte al centro antiviolenza Luna e Sole, che offre aiuto e sostegno alle donne, non facendole mai sentire sole”.
“Sono in corso le indagini dei Carabinieri, ai quali garantiamo sempre una stretta collaborazione. Non si può uscire da casa, a prescindere dall’orario, con la paura e il terrore di essere fermate, aggredite e molestate”, sottolinea l’avvocato che invita tutte le donne che hanno vissuto esperienze simili a unirsi al Comitato spontaneo.