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E' stato rinviato a giudizio Marco Palumbo, padre di Paolo, il ragazzo oristanese malato di sla sulla cui famiglia è montato un caso per una raccolta fondi ritenuta "ingannevole". Come riportato dal quotidiano La Nuova Sardegna, il genitore è indagato per truffa continuata e oggi dovrebbe presentarsi di fronte al giudice monocratico di Nuoro per rispondere di tre distinte accuse. Oggetto di indagine i falsi contatti con il medico israeliano Dimitrios Kroussis, per avere accesso a un'innovativa terapia genetica.
Al medico specialista che seguiva Paolo, il neurologo Vincenzo Mascia, sarebbe stato fatto credere che Kroussis aveva inserito il ragazzo in un percorso di trattamento sperimentale. E ancora, spiega il quotidiano isolano, diverse persone sarebbero state indotte, tramite informazioni non veritiere, a effettuare donazioni anche di diverse centinaia di euro per mettere la famiglia nelle condizioni di sostenere gli ingenti costi della presunta terapia, che ammontavano a un milione di euro.
Grazie all'utilizzo della piattaforma GoFoundMe erano stati raccolti, su conto corrente e su una PostePay intestata a Paolo Palumbo, circa 150mila euro. Fondi che, a seguito delle prime crepe emerse dalla vicenda, la famiglia aveva promesso di restituire. Proprio il medico Vincenzo Mascia ha fatto scattare la denuncia. Oggi Paolo Palumbo potrebbe comparire in aula per fornire la sua versione dei fatti, fornendo spiegazioni sui suoi effettivi o meno rapporti con il medico israeliano, e fornire prove sull'utilizzo dei fondi raccolti online.
Come spiega il quotidiano, alcune delle parti offese - una minima parte dello sterminato elenco di persone coinvolte nella raccolta fondi - si potrebbero costituire oggi come parte civile. Nel corso delle indagini, gli agenti della postale avrebbero accertato che la falsa mail del dottor Kroussis era stata inviata da un telefono mobile agganciato da una cella dell'oristanese.
La vicenda di Palumbo era giunta alle cronache nazionali e internazionali proprio dopo la notizia della raccolta fondi nel 2019. Tuttavia, nel giro di poche settimane, sono emersi preoccupanti risvolti che hanno portato all'esplosione del caso. Alla fine del mese di maggio dello stesso anno, fu proprio la Nuova a scoprire e riportare che non c'era stato alcun contatto fra il ricercatore israeliano e la famiglia Palumbo, raggiungendo telefonicamente il vero professor Karoussis.
Adesso, in attesa di ascoltare le parole dell'interessato, potrebbero esserci risvolti importanti nella vicenda, sulla quale le ombre sono sempre più fitte.
Aggiornamento 7 ottobre 2023 ore 10:55. Cadono le accuse per Marco Palumbo.