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Rinforzi anche dalla penisola per dire “no” all'abbattimento dei pavoni e di altri volatili dopo la scoperta nel parco di Monte Urpinu di casi di aviaria.
Tra le decine di manifestanti che oggi si sono presentati davanti ai cancelli dell'area verde chiusa al pubblico c'era anche Enrico Rizzi, noto sui social per le sue battaglie in tutta Italia in difesa degli animali, e altri attivisti giunti da oltre Tirreno.
Insieme a un altro manifestante, Rizzi ha scavalcato il cancello di via Leo. E ha documentato e diffuso su Facebook la situazione a Monte Urpinu dopo gli abbattimenti.
Diversi uccelli sono stati ripresi all'interno delle voliere: potrebbero essere - hanno spiegato gli animalisti - i prossimi esemplari abbattuti.
"È vergognoso - ha commentato Rizzi durante il sopralluogo - la presenza di piume concentrate in un unico posto indica che probabilmente gli uccelli, prima di essere catturati, hanno tentato la fuga oltre i cancelli.
È una presa per i fondelli: che senso ha chiudere il parco se gli uccelli poi riescono a uscire fuori dai cancelli e ad andare in strada? Qui vicino c'è una scuola. E pensate di risolvere tutto con ordinanze e uccisione di animali indifesi? È una vergogna".