I carabinieri sono tornati questa mattina a Monti e Olbia presso le case di Maria Giovanna Meloni e Giorgio Beccu, la coppia indagata dalla Procura di Tempio Pausania per la scomparsa di Rosa Bechere, la 60enne di cui si sono perse le tracce il 26 novembre scorso.

I militari hanno sequestrato documenti, oggetti vari e farmaci, soprattutto dalla casa di Olbia, ritenuti utili per le indagini a carico dei due ex vicini di casa della donna scomparsa. Le ipotesi di reato loro contestate sono omicidio, occultamento di cadavere, rapina e e lesioni.

Secondo gli investigatori, il movente del presunto delitto sarebbe economico. Rosa Bechere potrebbe essere stata assassinata dai due indagati per appropriarsi dei suoi risparmi e delle carte postali su cui riceveva il reddito di cittadinanza.

Il nuovo sopralluogo arriva dopo gli accertamenti tecnici eseguiti dai Ris venerdì e sabato nei due appartamenti. Quello di Monti è una casa disabitata, in quello di Olbia, invece, Meloni e Beccu vivevano fino alla settimana scorsa, quando la Procura ha messo sotto sequestro le due abitazioni degli indagati e quella di via Petta dove abitava Rosa Bechere.

Alla perquisizione era presente anche la coppia coinvolta nelle indagini e il loro avvocato difensore, Giampaolo Murrighile: "I miei assistiti si dichiarano del tutto estranei ai fatti contestati, e aspettano di poter parlare con il pm per poter chiarire la loro posizione", dichiara il penalista all'ANSA. "Paradossalmente sono accusate di crimini gravissimi proprio le due persone che più sono state da sempre vicine e solidali con la donna scomparsa".