PHOTO
I riti del carnevale sardo sono fra i più antichi e misteriosi del Mediterraneo. Le maschere barbaricine affascinano ogni anno migliaia di visitatori e appassionati. Ma nell'Isola c'è spazio anche per altre e differenti espressioni carnevalesche dalla goliardia del Carrasciali tempiese alla magia della Sartiglia di Oristano.
Così come gli eventi, anche i dolci tipici del periodo più allegro dell'anno variano da zona a zona, così come i loro nomi, e sono sempre, ad ogni modo, gustosi e da leccarsi i baffi.
Ecco alcuni dei dolci più classici del "carrasecare".
- Parafrittus o parafrittos (fatti fritti). Soffici ciambelle fritte e poi ricoperte di zucchero. Sono una costante quasi in tutta la Sardegna, in alcuni paesi vengono aromatizzati all’arancia, in altri con il limone, e nel Nord addirittura con l’anice. Una volta dorati nell'olio bollente vengono pescati e... gustati!
- Meraviglias (chiacchiere). La base è un impasto di farina, burro, zucchero, uova e una componente alcolica, come l'acquavite, il marsala, la sambuca, il vinsanto, il brandy, la grappa, o altro distillato e liquore. Successivamente l'impasto viene tagliato a strisce, talvolta manipolate poi a formare un nodo. La cottura avviene con la frittura, che le rende croccanti e friabili. Infine, si spolvera con zucchero a velo.
- Origliettas (origliette), foto in basso. Questo dolce croccante e friabile, dopo essere stato fritto nell'olio bollente viene immerso nel miele profumato con la scorza d'arancia.Sono conosciute con tanti nomi, che variano a seconda del paese o della zona: origliettas, lorighittas, montogadas, per non parlare delle loro infinite varianti. Sono strisce di pasta molto sottile, dal bordo a zig zag. Simili alle chiacchiere, si differenziano nella forma, che richiama fiori, ruote e altri motivi tradizionali.
- Acciuleddos (acciuleddi). Durante il carnevale le abili mani delle massaie della Gallura confezionano questi intrecci di pasta dolce, che poi vengono passati nel miele, per essere consumati in famiglia o offerti nelle numerose feste che caratterizzano questo periodo.
- Cattas (frittelle). Deliziose frittelle a spirale ricoperte di zucchero semolato e profumate di arancia e “fil’e’ferru”. L'aromatica acquavite tipica della Sardegna ha una elevata gradazione alcolica ed un sapore acre checontrasta con la dolcezza e rende queste frittelle davvero uniche.
- Culurgiones de mendula. Piccoli ravioli fritti e coperti di zucchero a velo, ripieni di pasta di mandorle, di cioccolato o di ricotta e arancia.