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“Pensavamo che Alghero fosse una città tranquilla” inizia così il racconto di due turiste romane di 58 anni e 64 anni, che hanno scelto l’anonimato per raccontare ai microfoni di Sardegna Live la tragica disavventura che hanno vissuto domenica 30 luglio.
Un pessimo benvenuto per la coppia di amiche finite, a nemmeno 24 ore dal loro arrivo, nella caserma dei carabinieri di Alghero (in provincia di Sassari) per sporgere denuncia contro ignoti.
Le due, dal primo giorno di vacanza nell’Isola, si ritrovano senza le loro valigie e tutti i loro averi a causa di un furto subìto in pieno giorno. Abbiamo così raccolto il loro sfogo e l’amarezza per aver sopravalutato un luogo per loro sicuro e accogliente.
L’ARRIVO - “Siamo arrivate in Sardegna davvero stanche. L’aereo per raggiungere Alghero aveva dei prezzi troppo costosi e per questo abbiamo deciso di optare per il traghetto, nonostante non fosse disponibile nessuna cabina. Abbiamo pensato ‘Ma si, ci riposeremo in spiaggia in attesa dell’alloggio’; un appartamento che sarebbe stato disponibile solo dopo le ore 16:00”.
Le due turiste arrivano quindi ad Alghero, in auto, domenica intorno alle 10:00. Cercano una zona tranquilla, non isolata. Scoprono Via degli Amici del Rugby, un viale alberato, nel quale si trova il campo da Rugby e molte altre macchine parcheggiate; poco distante anche il campo da Tennis e l’Ospedale Marino.
Le due decidono di cambiarsi velocemente in macchina e di riporre le valigie all’interno del cofano dell’auto. “Ci guardavamo intorno e sembrava davvero tutto tranquillo. Abbiamo attraversato la bellissima pineta e siamo così arrivate nella spiaggia di Maria Pia. Un’acqua bellissima, una spiaggia da sogno. Ci siamo riposate, abbiamo fatto il bagno, scattato qualche foto e atteso le 16:00 come da programma” al rientro in macchina, però, l’amara scoperta.
IL FURTO – Una volta arrivate in auto: “L’abbiamo ritrovata vuota, senza niente all’interno. È stata completamente svuotata. È stato manomesso il finestrino posteriore e attraverso quello hanno aperto il cofano.” Le due all’interno delle valigie avevano riposto tutti i loro averi e dispositivi importanti per la loro salute “Avevamo un apparecchio acustico, il bite dentale e un tutore per il ginocchio. Oltre quello, le piastre per i capelli, tutti i nostri vestiti, detergenti, scarpe. Praticamente tutti gli averi in nostro possesso.”
LA DELUSIONE – “Siamo due donne che lavorano duramente e che si concedono una vacanza una settimana all’anno. Io, ad esempio, ho portato tutte le magliette che avevo. Quando tornerò a casa dovrò riacquistare davvero tutto.”
“Abbiamo sporto denuncia e se i carabinieri ci chiamassero per un solo oggetto ritrovato saremmo felici, il danno è stato economico quanto morale. Ora sono tanti i pianti e il pensiero che avremmo potuto agire in modo differente. Forse eravamo troppo stanche per pensare di lasciare le valigie in un deposito bagagli, ma avevamo passato tutta la notte sveglie e il nostro scopo era dormire un pochino. Quando questi pensieri mi assalgono mi fermo e penso: è un’ingiustizia, in una situazione del genere, pensare che la colpa sia stata la nostra.”
IL RICORDO DI ALGHERO – “Purtroppo sarà questo quel che ci rimarrà di Alghero. Ripenseremo a questo viaggio, racconteremo del furto e della voglia di scappare via e tornare a casa a poco ore dall’arrivo. Siamo dispiaciute che per pochi delinquenti ci passi una bella città. Abbiamo incontrato anche delle belle persone come un meccanico che, gratuitamente, ha sistemato il finestrino per consentirci di affrontare il viaggio di rientro; oppure le commesse dei negozi che hanno ascoltato la nostra disavventura e ci hanno assicurato che non siamo state le uniche nella zona. La nostra storia non è sicuramente una bella pubblicità per Alghero. Inoltre, abbiamo sentito un nostro amico romano e ci ha raccontato che la figlia, a metà luglio di quest’anno, ha subito lo stesso tipo di furto.”
UN’ALTRA VITTIMA – Ci siamo messi quindi in contatto con la giovane e la stessa ci ha raccontato: “A me e un’amica è successo nei pressi della spiaggia del Lazzaretto il 12 luglio. Avevamo noleggiato l’auto dall’aeroporto di Olbia la mattina e dovevamo attendere sino alle 15:30 per fare il check-in. Stessa dinamica delle mie due concittadine: eravamo stanche, volevamo fare orario, ci siamo cambiate in macchina e alla luce del sole abbiamo messo le valigie nel cofano. E sempre come le nostre concittadine romane, dopo qualche ora, al nostro arrivo alla macchina abbiamo trovato il finestrino posteriore rotto e il cofano vuoto.”
“Abbiamo sporto denuncia alla polizia e ci è stato detto che non eravamo le prime in questa situazione. Il noleggiatore dell’auto, inoltre, ci ha spiegato che ci sono dei veri e propri apostatori vicino alle spiagge che guardano chi arriva, notano chi ha delle valigie e poi commettono il furto; questa informazione mi ha riportato ad un ricordo: la nostra auto era l’unica ad esser stata danneggiata tra tutte quelle parcheggiate.”
L’APPELLO DELLE TURISTE ROMANE– “Facciamo appello a chiunque possa aiutarci a ritrovare le nostre cose. Se qualcuno era nei pressi della spiaggia di Maria Pia la mattina del 30 luglio e ha visto, filmato o è a conoscenza del fatto, e potrebbe aiutarci a ritrovare le nostre cose, si faccia avanti. Vi prego, per noi è molto importante”
Per aiutare le due turiste romane, protagoniste di questa disavventura, potete scriverci all’email redazione@sardegnalive.net oppure su WhatsApp al numero 351 69 79 100