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L'avvocato del giovane detenuto trovato impiccato in una cella del carcere di Bancali ha chiesto alla Procura di Sassari di fare chiarezza a fondo sulla morte del 26enne, procedendo ad una serie di accertamenti.
"Mi chiamava ogni due giorni - riferisce all'ANSA Riccardo Floris, il legale che ha seguito le vicende giudiziarie del ragazzo, Erik Masala, protagonista a Cagliari di alcuni fatti di cronaca - ma non mi ha mai dato segnali che potessero pensare che volesse togliersi la vita. Ci sentivamo spesso perchè voleva essere trasferito a Cagliari, al più presto: da poco gli era nato l'ultimo figlio ma non aveva avuto ancora modo di riconoscerlo".
"Il suicidio? Mi sembra molto strano - aggiunge l'avvocato -. Per questo ho deciso di chiedere accertamenti al pm Angelo Beccu affinché si faccia piena chiarezza sulle circostanze della morte di Erik".
Secondo quanto appreso, i familiari sarebbero stati chiamati per il riconoscimento della salma e avrebbero notato dei segni sospetti sul corpo del ragazzo.
Questa mattina, 21 settembre, nell'Istituto di medicina legale è stata effettuata l'autopsia al termine della quale il medico legale ha fornito la sua relazione al pm, confermando l'ipotesi del suicidio. Dell'esito è stato informato l'avvocato di Masala e la salma è stata restituita ai familiari.