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Saranno interrogate tra oggi e domani le 13 persone finite in carcere tra Uta (Cagliari), Badu 'e Carros (Nuoro), Massama (Oristano) e Bancali (Sassari), dei 31 arrestati nell'ambito dell'inchiesta della Direzione distrettuale antimafia di Cagliari che ha scoperchiato un'associazione di stampo mafioso in Sardegna con intrecci tra criminalità locale e istituzioni.
Oggi sarà sentita l'ex assessora regionale dell'Agricoltura Gabriella Murgia, difesa dall'avvocato Enrico Maria Meloni, e Mario Antonio Floris, difeso da Lorenzo Soro. Tra quelli che saranno sentiti domani ci sono il primario responsabile della struttura della terapia del dolore all'ospedale Marino di Cagliari, Tommaso Gerolamo Cocco, difeso da Rosaria Manconi ed Erika Dessì; Nicolò Cossu (detto 'Cioccolato'), difeso da Tullio Moni, e Tonino Crissantu, nipote di Graziano Mesina, difeso da Margherita Baragliu e Rinaldo Lai.
Nei prossimi due giorni saranno interrogati anche Alessandro Arca, Vincenzo Deidda, Mario Antonio Floris, Battista Mele, Giovanni Mercurio, Giuseppe Antonio Mesina, Desiderio Mulas, Paolo Murgia e Alessandro Rocca. Gli indagati finiti ai domiciliari dovranno rispondere al gip invece la settimana prossima. Si tratta di Vito Maurizio Cossu, Andrea Daga, Alice Deidda, Alessia Deidda, Antonio Fadda, Giuseppe Paolo Frongia, Anna Gioi, Raffaele Gioi, Salvatore Gioi, Marco Lai, Tomas Littarru, Antonio Marteddu, Riccardo Mercuriu, Serafino Monni, Marco Muntoni, Antonio Michele Pinna, Paolo Sale, Marco Zanardi.