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A costituirsi nella notte è stato Antonello Piras, lulese, classe ’02. Il giovane si è recato presso la Compagnia Carabinieri di Bitti confessando, alla presenza dei suoi legali e del PM titolare del fascicolo, l’omicidio dello zio Nico Francesco Piras, commesso durante la notte del 2 ottobre scorso attraverso un colpo di arma da fuoco.
La posizione del giovane è stata sin dall’inizio delle attività di accertamento, oggetto di valutazione ed approfondimento, anche in considerazione di alcune circostanze particolarmente significative: il precedente della vittima, imputato dell’omicidio del padre dell’odierno fermato; la presenza, nelle immediate vicinanze del luogo dell’evento, di un ciclomotore utilizzato dal ragazzo pur non essendone egli proprietario; l’essersi reso irrintracciabile subito dopo l’evento.
L’atto estremo parrebbe essere scaturito al termine di provocazioni mosse al giovane da parte della vittima, nel corso dei festeggiamenti in occasione della manifestazione “Cortes Apertas” a Lula. L’Autorità Giudiziaria ha emesso conseguentemente un decreto di fermo di indiziato, in esecuzione del quale i militari hanno condotto Antonello Piras presso la casa circondariale di Nuoro Badu ‘e Carros. Le indagini sono state condotte dal NORM – Aliquota Operativa CC di Bitti unita- mente al personale del Reparto Operativo del Comando Provinciale CC di Nuoro.
Proprio oggi, davanti ai giudici della Corte d'assise d'appello di Cagliari, si riapre il processo bis contro Nico Piras e la sua ex moglie Alice Flore, di 38 anni, accusati di omicidio premeditato nei confronti di Angelo Maria Piras, fratello di Nico. L'uomo era stato freddato a colpi di fucile il 25 gennaio 2015 nelle campagne di Lula per una questione di eredità, secondo l'accusa. Ora, dopo l'omicidio di Piras, l'udienza potrebbe slittare. E sempre nella giornata odierna sarà eseguita al cimitero comunale di Nuoro dal medico legale Matteo Nioi l'autopsia sul corpo dell'operaio 42enne mentre il funerale si svolgerà sabato 7.