Si terranno domani, sabato 4 novembre, a Cagliari, le celebrazioni per il Giorno dell'Unità nazionale e Giornata delle Forze armate , ed è già tutto pronto: nello spazio allestito all'interno del porto, nella Calata via Roma, arrivando il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, il ministro della Difesa, Guido Corsetto e il capo di Stato maggiore della Difesa, l'ammiraglio Giuseppe Cavo Dragone. L'inizio della manifestazione è previsto per le 11:20/11:30.

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Sarà il ministro ad accogliere il presidente Mattarella, che giungerà in Sardegna dopo aver partecipato a Roma, alle 9, alla deposizione della corona di fiori all'Altare della Patria. I reparti schierati a Cagliari saranno composti da 450 tra donne e uomini dei vari copri delle forze armate, con in testa i "Dimonios" della Brigata Sassari.

Dopo i discorsi del capo di Stato maggiore e del ministro della Difesa, ci sarà la decorazione di cinque bandiere - tre dell'Esercito, una dell'Aeronautica e una dell'Arma dei carabinieri - seguirà la sfilata dei vari reparti con l'omaggio al capo dello Stato. Quindi l'esecuzione dell'Inno nazionale e il passaggio delle Frecce tricolori, impegnate da ieri nelle prove generali. Dal porto, poi, risuoneranno le 21 cannonate a salve dalla nave Alpino. Se le condizioni meteo lo consentiranno, è previsto anche il lancio di sei paracadutisti con atterraggio davanti alla tribuna autorità.

Due contro manifestazioni animeranno le strade del centro città , durante le celebrazioni ufficiali, non lontano dal porto. "In Sardegna non c'è nulla da festeggiare con gli eserciti", è il senso delle due proteste. Un corteo partirà alle 9.30 da piazza Giovanni XXIII e arriverà sino a piazza Repubblica. È organizzato dal Comitato per il No al 4 novembre come festa nazionale delle Forze Armate insieme a Cagliari Socialforum, Sardegna Palestina, Comitato Sardo di Solidarietà con la Palestina, Usb Sardegna, Cobas scuola Cagliari, A Foras, Osservatorio contro la militarizzazione della Scuola e dell 'Università, Potere al Popolo Sardegna, Pci Sardegna, Fronte della Gioventù Comunista Sardegna, Madri Contro la repressione Contro l'operazione Lince, Rifondazione Comunista Sardegna, Movimento Non Violento Sardegna.

"Festeggeremo quando avremo cacciato via la Nato, le basi, i poligoni e la fabbrica di bombe - si legge in un volantino degli organizzatori del corteo -. Partono da qui i cargo con bombe e proiettili diretti verso varie zone di guerra". Il secondo appuntamento è fissato per le 10 in piazza Garibaldi ed è promosso da AmbienteSardegna, Confederazione Sindacale Sarda, Assotziu e Sardegna Pulita. Tra i partecipanti ha annunciato la sua presenza anche il giornalista Michele Santoro. Ambientalisti e antimilitaristi chiedono un incontro con il presidente Mattarella per avere chiarimenti sulla dismissione delle basi di Teulada e Capo Frasca.