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Sono immagini forti e sconvolgenti quelle che arrivano da Arzachena (in copertina). Un video amatoriale realizzato da dietro la serranda di un bar dove gli avventori si sono riparati mentre in strada Michele Fresi brandisce l'arma con la quale nella notte fra il 27 e il 28 dicembre ha ucciso il padre Giovanni.
Michele Fresi è scalzo, a petto nudo e fuori di sé: minaccia qualcuno in strada brandendo la mazza di legno con la quale in quei momenti concitati ha sfondato il cranio del padre 58enne, morto presso l'ospedale Giovanni Paolo II di Olbia per le ferite riportate.
A fine serata il bilancio sarà di un morto e tre feriti (due carabinieri e la ragazza con la quale Michele avrebbe consumato sostanze stupefacenti prima di aggredirla).