Fermato dalla Polizia per tentato omicidio e rapina aggravata in concorso un 18enne di origine algerina, a seguito della violenta aggressione avvenuta nel cuore del quartiere Marina di Cagliari ai danni di un 25enne di origini algerine.

Ieri pomeriggio, gli investigatori della Squadra Mobile, insieme ai colleghi della Squadra Volanti, sono intervenuti in via Roma, poiché un giovane tunisino, dopo essere stato rapinato del suo telefono cellulare, sarebbe stato accoltellato alla gola da un gruppo di cittadini stranieri che si erano poi dati alla fuga.

Il ragazzo, che riportava un vistoso e profondo taglio all’altezza del collo, è stato immediatamente soccorso dal 118 e trasportato all’Ospedale Ss. Trinità in codice rosso. Alla vittima sarebbe stata spruzzata sul viso anche della sostanza urticante con una bomboletta spray.

Intanto, i poliziotti della Mobile, con la collaborazione delle Volanti, hanno avviato le indagini per ricostruire esattamente la dinamica dell’aggressione, che sarebbe avvenuta nei pressi di Piazza Sant’Eulalia, e individuare i probabili soggetti coinvolti, ascoltando le testimonianze delle persone che avrebbero assistito all’aggressione e setacciando la zona, alla ricerca di sistemi di videosorveglianza con immagini utili.

In breve tempo, nella stessa serata, i poliziotti hanno identificato uno dei probabili aggressori, un algerino di 18 anni, incensurato e regolare sul territorio nazionale, il quale, dopo essersi dato alla fuga, è stato rintracciato in centro.

Considerata la gravità e le circostanze del fatto, il 18enne è stato sottoposto a fermo di indiziato di delitto per le ipotesi di reato di tentato omicidio e rapina aggravata, in concorso con altri soggetti, che i poliziotti della Mobile stanno cercando di individuare. Il giovane è stato condotto presso la Casa Circondariale “E.Scalas” di Uta, a disposizione dell’Autorità giudiziaria, in attesa della fissazione dell’udienza di convalida.

I fatti accertati dagli investigatori della Polizia di Stato saranno sottoposti alla valutazione del G.I.P., che deciderà sul fermo di polizia giudiziaria durante l’udienza di convalida.