«Qui comincia la via

Da Cagliari a Porto Torres

Decretata e sovvenuta del suo

Da Re Carlo Felice

E qui di Lui sorge

La immagine in bronzo»

È quanto si legge sull’iscrizione del basamento della statua dedicata a Carlo Felice di Savoia, posizionata il 4 aprile 1860 in Piazza Yenne a Cagliari.

Il braccio destro, disteso, avrebbe dovuto indicare la direzione della Strada Regia che porta il suo nome, ma essendo stato collocato in una posizione diversa rispetto a quella originariamente immaginata, indica la direzione opposta. Sui quattro lati del basamento campeggiano le epigrafi redatte dallo storico cagliaritano Pietro Martini.

La statua fu realizzata nel 1830 dallo scultore sassarese Andrea Galassi, su commissione degli stamenti del Parlamento Sardo. Il monumento, in stile neoclassico, è alto 4 metri e raffigura il re nelle vesti di un soldato romano con elmo, toga e corazza. Eseguito con colata in bronzo su forma in gesso dai formatori Felice Andreani e Camillo Torrenti, fu completato nel 1860 dall’architetto Gaetano Cima, con il basamento alto il doppio della statua, ispirato alle architetture romane, così come le iscrizioni e i decori.

Carlo Felice nacque a Torino il 6 aprile 1765, fu re di Sardegna e duca di Savoia dal 1821 alla morte, avvenuta a Torino il 27 aprile 1831, all'età di 66 anni. “Fu il peggiore fra i sovrani sabaudi, da viceré come da re fu crudele, feroce e sanguinario”, scrive nel suo libro “Carlo Felice e i tiranni sabaudi” professor Francesco Casula.

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Il monumento cagliaritano è da sempre al centro di un'accesa disputa e di recente, con la morte di Gigi Riva, simbolo della riscossa e dell’orgoglio del popolo sardo, la statua di Carlo Felice è finita nuovamente al centro del dibattito. In tanti, a gran voce, hanno proposto di sostituire la statua di Carlo Felice con una di Gigi Riva.