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Manca sempre meno al grande evento di Muravera: la Sagra degli Agrumi è pronta ad ospitare, come ogni anno, migliaia di persone provenienti dall’Isola e dallo Stivale. Un’edizione dal sapore speciale, la 50esima, che vuole confermarsi dopo il grande successo dell’anno scorso. Merito di un lavoro costante e oculato, volto a valorizzare le ricchezze del territorio e il fascino delle tradizioni, in un evento variegato e sempre rinnovato. Dal 24 al 28 aprile vie e piazze del meraviglioso borgo del Sarrabus saranno addobbate a festa, inaugurando la stagione e impreziosendo la tanto attesa sagra. La manifestazione, negli anni ha saputo attirare sempre più curiosi e appassionati, diventando uno degli appuntamenti imperdibili della primavera isolana. L’anno scorso furono circa 50mila le presenze registrate per l’occasione, una vera e propria rinascita dopo i difficili mesi della pandemia da Covid.
La soddisfazione per il lavoro svolto e i risultati ottenuti è ampiamente percepibile nelle parole di Matteo Plaisant, assessore al Turismo, uno dei principali artefici delle recenti edizioni, che abbiamo intervistato a pochi giorni dall’inizio dell’evento. “La nostra è una manifestazione in costante crescita – afferma –, sempre più importante nel panorama regionale, anche perché facciamo parte dei grandi eventi della Regione Sardegna. Dal punto di vista organizzativo è cresciuta esponenzialmente. È il primo grande appuntamento che apre poi le porte alla stagione estiva. Da un punto di vista turistico il riscontro è estremamente importante: alberghi, campeggi e b&b del Sarrabus sono già pieni. Numeri importanti quindi, che corrispondono all’importante impegno dell’amministrazione comunale”.
“La Sagra degli Agrumi – precisa – non è solo la sfilata della domenica, ma importanti sono tutti gli eventi collaterali, che verranno inaugurati mercoledì 24, e tutti i giorni sino a domenica 28 il calendario sarà fittissimo”. Parola d’ordine, migliorare: “Sarà importante attirare i turisti sin dai primi giorni, per questo motivo attività e appuntamenti saranno tantissimi, fra spettacoli in piazza e corse podistiche. Daremo vita al paese per almeno una settimana, in un periodo di bassa stagione. Sono previsti anche arrivi da oltre Tirreno, dalla Toscana, dall’Emilia e da altre parti d’Italia”. Dietro il successo della sagra il lavoro e la collaborazione di tutta la comunità: “Noi, come amministrazione possiamo mettere fondi e lavorare incessantemente come ufficio turismo, per mesi e mesi. Ma senza l’aiuto delle associazioni e dei singoli cittadini tutto questo non sarebbe possibile. Quest’anno come mai prima si è registrato il coinvolgimento di tutti, anche comitati spontanei”.
Non è stato semplice rialzarsi dopo la crisi che ha piegato il Paese durante e dopo la pandemia, i risultati sono frutto di un impegno e una determinazione a ripartire: “Subito dopo l’allentamento delle restrizioni, due anni fa, abbiamo organizzato la sagra in un mese e mezzo, battezzandola come quella della ‘rinascita’. La facemmo a fine maggio, quindi fuori periodo, ma l’obiettivo era quello di dare un segnale di ripresa, per far rivivere alle persone quei momenti e rilanciare il nome della sagra. Poi l’anno scorso la consacrazione, con numeri estremamente importanti. Tutto ciò ci è servito per avere la consapevolezza di poter fare cose importanti. Conclusa la scorsa edizione, dal giorno dopo abbiamo pensato a come migliorare, valutando punti di forza e criticità, così da lavorare per limarle e presentarci quest’anno nel miglior modo possibile”, racconta Plaisant.
Alta la richiesta di partecipazione da parte dei gruppi che sfileranno la domenica, nella giornata di chiusura. “Abbiamo ricevuto decine e decine di richieste da parte di gruppi folk e maschere tradizionali. Grazie al direttore artistico Giuliano Marongiu e alla commissione che è stata nominata abbiamo dovuto fare un importante lavoro di selezione. A tal proposito vorrei approfittare per ringraziare tutti i gruppi che hanno fatto richiesta di partecipazione ma che purtroppo non sono state selezionate per ovvi motivi. Ovviamente a loro diamo appuntamento per i prossimi anni, perché la Sagra degli Agrumi non si fermerà e siamo sicuri di poter continuare a crescere, migliorando con l’aiuto di tutti”, conclude l'assessore al Turismo.