Sassari

Sassari. I banditi hanno sparato almeno 150 colpi d’arma da fuoco

Bottino di alcuni milioni di euro. Modificato il Fiat Ducato usato per fuggire: è stato tagliato il tetto per scaricare direttamente dentro i sacchi con il braccio dell'escavatore

Sassari. I banditi hanno sparato almeno 150 colpi d’arma da fuoco

Di: Redazione Sardegna Live


Continuano le indagini per ricostruire i dettagli dell’assalto di ieri alla sede della Mondialpol di Caniga, Sassari. Il bottino dell'assalto armato è stimabile in alcuni milioni di euro. Solo lunedì potrebbe arrivare il conteggio definitivo. Una rapina con tanto di escavatore usato per sfondare il muro attraverso un grosso martello pneumatico e poi per portare via il denaro con dei grandi sacchi per l'edilizia trasportati sul posto dagli stessi rapinatori che hanno sparato, ad altezza d'uomo, almeno 150 colpi contro la sede dell'istituto e i suoi dipendenti e contro le forze dell'ordine. La polizia scientifica ha infatti rinvenuto circa 150 bossoli di armi corte (come le pistole) e a canna lunga (come i kalashnikov). Secondo quanto accertato dalla squadra mobile, guidata dal dirigente Michele Mecca, i banditi - tutti con il volto coperto, guanti e giubbotti antiproiettili - hanno modificato anche il Fiat Ducato usato per fuggire con il bottino: è stato infatti tagliato il tetto per scaricare direttamente dentro i sacchi con il braccio dell'escavatore, lasciato poi sul luogo dell'assalto. Ora gli inquirenti, che stanno setacciando il centro nord Sardegna alla ricerca dei malviventi e delle loro tracce, passeranno anche al vaglio le immagini delle telecamere della zona e del circuito di sorveglianza della Mondialpol alla ricerca di elementi utili a rintracciare i banditi.

Mondialpol “le pensioni sono salve” - "Le pensioni sono salve. I soldi destinati agli uffici postali erano dentro il caveau, che non è stato toccato dalla rapina, e sono stati consegnati questa mattina nell'area del centro-nord Sardegna". A dirlo all'ANSA è Rita Achenza, responsabile area Sardegna Vedetta 2 Mondialpol in merito all'assalto di ieri sera nella sede dell'istituto a Sassari. 'La nostra sede ha subito questo violento attacco, pianificato meticolosamente e ben organizzato con un'esecuzione perfetta da parte di un commando paramilitare di almeno 20 banditi. Un attacco che non ha precedenti in Italia - spiega - Grazie ai nostri sistemi di sicurezza, anche a seguito della rapina del 2016, sono limitati i valori asportati che potevano essere di gran lunga superiori. Quasi la totalità delle pensioni, infatti, è stata consegnata stamattina agli uffici postali". Quello che è stato rubato sono i cosiddetti "rientri della giornata" che vanno contati prima di finire nel caveau. "Nonostante la potenza di fuoco tutto il personale è rimasto illeso e ha operato con professionalità e sangue freddo: per questo a loro va una sincera riconoscenza". Al momento dell'irruzione - l'allarme è scattato attorno alle 20.15 - nell'istituto erano presenti sei operatori, tutti armati. "Noi abbiamo dei piani di emergenza con procedura che sono soggette a continue esercitazioni - spiega Achenza - due settimane fa abbiamo effettuato proprio un'esercitazione di attacco alla sede". La responsabile della Vedetta 2 Mondialpol Sardegna ringrazia anche le forze dell'ordine "che ci assistono in questo mestiere difficile in un territorio come quello sardo. Una continua collaborazione che prosegue anche in queste ore".

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