Cagliari

Nomine in Regione sarda, chiesto processo per Solinas

La Procura di Cagliari unisce due procedimenti, decisione il 4 ottobre

Nomine in Regione sarda, chiesto processo per Solinas

Di: Redazione Sardegna Live


Nuovi guai giudiziari per l'ex presidente della Regione Sardegna e segretario del Partito sardo d'Azione, Christian Solinas. Il pubblico ministero di Cagliari Andrea Vacca ha chiesto il rinvio a giudizio per Solinas e altre 21 persone nell'inchiesta - con due procedimenti riuniti - legata ad alcune nomine fatte in Regione e ritenute illegittime dall'accusa.

I 22 sono accusati, a vario titolo, di tentata corruzione, abuso d'ufficio e induzione indebita, turbativa d'asta e falso. I legali della difesa hanno chiesto per tutti il non luogo a procedere. Vista anche l'approvazione della riforma Nordio - non ancora promulgata - che potrebbe far cadere le accuse relative proprio all'abuso d'ufficio, la decisione del Gup Roberto Cau è stata rinviata al 4 ottobre. Oltre a Solinas rischiano il processo l'allora assessora dell'Industria Anita Pili, l'ex vicepresidente della Giunta Alessandra Zedda, l'ex consigliere regionale del Psd'Az Nanni Lancioni, il già responsabile di Ats e Aspal Massimo Temussi, attuale direttore generale delle politiche attive del ministero del Lavoro, e il presidente di Confindustria Sardegna Maurizio De Pascale.

La prima inchiesta riguarda le nomine, ritenute illegittime dall'accusa, della direttrice generale della presidenza della Giunta regionale, Silvia Curto, e del dg della Protezione civile, Antonio Pasquale Belloi, che non avrebbero avuto i requisiti previsti. Sotto la lente del pm Vacca anche le nomine del 2020 al vertice dell'Aspal e quelle alla direzione del Servizio attività estrattive e recupero ambientale dell'assessorato dell'Industria.

Secondo la Procura, il nome del successore di Temussi all'Aspal venne condizionato a partire dalla formazione della commissione esaminatrice che sarebbe stata pilotata da Solinas e Lancioni per assegnare la guida dell'Agenzia sarda per le politiche attive del lavoro a Maika Aversano in modo non lecito. Altra nomina contestata è quella del direttore del Servizio attività estrattive dell'assessorato dell'Industria.

L'ipotesi accusatoria è che la selezione sia stata, anche in questo caso, pilotata all'inizio a favore di un funzionario, Nicola Giuliani, grazie all'intermediazione di alcuni imprenditori del settore dei minerali industriali, del segretario generale di Confindustria Marco Santoru e del presidente Maurizio De Pascale, che avrebbe fatto il suo nome all'assessora Pili. Alla fine si puntò su un altro candidato, Gianfranco Porcu (genero dell'ex consigliere regionale Pasquale Onida) che risulterà vincitore. E questo - stando ai riscontri della Procura - grazie ad anticipazioni sulla prova orale fornite dalla stessa Pili.

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