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Alle 17.30 di questo pomeriggio il presidente della Regione Christian Solinas presenterà la nuova ordinanza a tutti i capigruppo del Consiglio regionale. Il provvedimento, tramite il quale verrà probabilmente prolungata dalle 18 alle 23 la chiusura di bar e ristoranti, sarà adottato forse già nella giornata di oggi, dopo il vertice al quale prenderanno parte anche i membri del Comitato tecnico e scientifico. Per far fronte all'emergenza Covid il governatore pare intenzionato a ripristinare la didattica a distanza al 100 per cento per le scuole superiori, oltre che a ridurre i collegamenti marittimi e aerei da e per l'Isola.
Su quest'ultimo punto la trattativa con il governo è serrata: il presidente vorrebbe una diminuzione delle frequenze ai minimi termini, come già fatto in occasione del primo lockdown, con la differenza che in questo caso sarebbero assicurate in tutti gli scali. Roma però oppone resistenza e solleva dubbi attinenti prevalentemente al rispetto del principio costituzionale sulla libera circolazione delle persone.
Un altro punto caldo dell'ordinanza potrebbe riguardare la riduzione della capienza dei teatri fino a un terzo, piuttosto che la chiusura totale prevista dal Dpcm. Per tali situazioni rimane il dubbio legato al fatto che le Regioni possono adottare misure più restrittive di quelle del governo, ma non allentarle. Dunque, per far sì che ciò possa accadere, Solinas dovrebbe far valere lo status di Regione Autonoma, così come per quanto riguarda le chiusure dei locali per la somministrazione di cibi e bevande.
Su questo fronte, in queste ore, sono in corso interlocuzioni costanti con il Comitato tecnico scientifico. Il decreto infatti concede libertà alle amministrazioni autonome, a condizione che prima abbiano verificato la compatibilità di un'eventuale deroga con l'andamento della situazione epidemiologica del territorio. In Sardegna, numeri alla mano, le condizioni non sono peggiorate, ma non si possono considerare neanche buone: la sanità regionale incespica e i sistemi di tracciamento dei contagi si stanno rivelando poco efficaci.
Si valuterà dunque se prolungare attività di bar e ristoranti e evitare la chiusura dei teatri possa influire negativamente nel contrasto alla pandemia. Non dovrebbe esserlo - è l'opinione diffusa negli ambienti della presidenza e del Cts - perché bar e ristoranti appartengono al gruppo di categorie che più di tutti hanno investito per garantire l'accesso ai locali in piena sicurezza.