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La Commissione Europea, con il via libera unanime da parte degli Stati membri dell'unione europea, ha deciso, durante la riunione del Comitato PAFF (Piante, Animali, Alimenti e Mangimi) tenutasi oggi a Bruxelles, di abrogare le ultime misure restrittive ancora in vigore in Sardegna per via della Peste suina africana. Lo rende noto la Regione Sardegna in una nota. La devastante malattia dei suini per oltre quarant'anni ha martoriato l'Isola e da qualche tempo sta causando grandissimi problemi in numerose regioni italiane, in Europa e in molte altre aree del mondo.
In Sardegna dal 2018 non si registrano più casi di peste suina del sierotipo 1 negli allevamenti, mentre i focolai tra i cinghiali sono spariti dall'aprile del 2019. Permanevano solo restrizioni in otto comuni del Nuorese. Gli ultimi focolai risalgono a settembre 2023 a Dorgali. Sono oltre 5mila i maiali bradi illegali abbattuti in Sardegna dal 2015 a oggi dalla task force regionale. Già nell'ottobre 2023 la Commissione europea aveva deliberato l'eradicazione della peste suina africana dalla Sardegna per il selvatico. Dopo l'allentamento di tutti i vincoli già deciso sul domestico in 330 comuni sardi, la commissione Ue aveva deliberato la cessazione dell'emergenza anche per il cinghiale. Ora è arrivata l'abrogazione di tutte le restrizioni.
"Quella arrivata oggi da Bruxelles è un'ottima notizia, la Commissione Europea ha finalmente riconosciuto che la Sardegna ha fatto un eccellente lavoro e sconfitto una terribile malattia degli animali che ha lungamente martoriato la nostra isola, con un impatto economico e sociale devastante, soprattutto per le popolazioni delle nostre zone interne". È il primo commento a caldo della presidente della Regione Sardegna Alessandra Todde, sull'abrogazione delle ultime restrizioni in materia di peste suina ancora presenti nell'Isola. "Siamo riusciti in un'impresa che dieci anni fa in molti consideravano impossibile da realizzare. È un ottimo esempio dei risultati che i sardi possono ottenere quando riuniscono le loro forze attorno ad un obiettivo condiviso".
"Gli allevatori sardi e tutti gli attori coinvolti nel programma di eradicazione hanno dato prova della caparbietà che è intrinseca nel nostro carattere - dichiara l'assessore dell'Agricoltura Gian Franco Satta -. Sono stati anni di duri sacrifici per tutti ma alla fine il risultato è arrivato e i nostri sforzi sono stati premiati con la certificazione della Commissione Europea che durante la riunione del Comitato PAFF riunitosi oggi a Bruxelles ha deciso di abrogare le ultime misure restrittive ancora in vigore nella nostra Isola. Questo importante risultato ci riempie di orgoglio ma allo stesso tempo di grande responsabilità".
Per l'assessore alla sanità, Armando Bartolazzi, "la Sardegna è un modello da seguire, in particolare da quelle regioni, come la Lombardia, che oggi si trovano in grande difficoltà. Anche nell'isola la malattia sembrava impossibile da sconfiggere, ma grazie ad una strategia ben disegnata, basata sulla scienza e ad un modello organizzativo straordinariamente efficace si è ottenuto un risultato che non troppi anni fa molti ritenevano irraggiungibile". "Un risultato storico per il quale è doveroso ringraziare tutti coloro che a vario titolo vi hanno contribuito - concludono congiuntamente Todde, Bartolazzi e Satta - Ora non bisogna abbassare la guardia. Abbiamo chiesto al Commissario nazionale di attivare controlli in partenza così come ha fatto la Sardegna per tanti anni per mitigare questo rischio".
Foto: Greenme.it