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“Con circa 60 casi ogni 100 mila abitanti tra gli zero e i 14 anni, la Sardegna detiene il record negativo in Italia, in Europa e nel mondo per numero di pazienti diabetici insulinodipendenti. Numeri che descrivono una condizione di vera e propria emergenza sanitaria, la cui curva non accenna a diminuire purtroppo, in quanto il diabete mellito di tipo 2, il cosiddetto diabete dell'adulto, è in costante e drammatica crescita”, sottolinea Desirè Manca (m5s).
“Tuttavia, nonostante i dati descrivano un aumento di almeno 5mila nuovi casi ogni anno, attualmente l’AOU di Sassari è addirittura priva di una Unità ospedaliera di Diabetologia. Le prestazioni sono garantite esclusivamente grazie all’impegno del personale medico e infermieristico, che, a vario titolo, supplisce alla mancanza di un servizio diabetologico aziendale”.
“Per questo – osserva la consigliera pentastellata – è necessario che la Regione si attivi con urgenza affinché venga istituita una Struttura Semplice di Diabetologia, che si accompagni all’approvazione da parte della Giunta regionale di un nuovo indirizzo rivolto alla Azienda Ospedaliero Universitaria di Sassari e ad una revisione dell’atto aziendale dell’Azienda stessa, che segua la medesima procedura di autorizzazione prevista per l’adozione dell’atto aziendale in essere”.
Così la consigliera regionale del m5s Desirè Manca ha presentato una mozione che impegna il Presidente Solinas e l’assessore regionale alla Sanità Nieddu ad attivarsi affinché all’interno dell’AOU di Sassari, così come già accade in altre realtà isolane, venga attivata una Struttura Semplice di Diabetologia annessa alla SC di Endocrinologia e Malattie della Nutrizione.
“Nel solo 2019 – prosegue Manca - il servizio di diabetologia dell’AOU ha erogato 10.369 prestazioni ambulatoriali, suddivise tra prime visite, visite di controllo, curve da carico e altre prestazioni, oltre 1.478 consulenze interne. Oggi la miriade di problematiche che riguardano la gestione della patologia diabetica che vedono coinvolgi i cittadini sardi e in particolare quelli in cura nel nosocomio sassarese, non sono più prorogabili: la riorganizzazione del settore è urgente”.