La guerra in Ucraina giunge al 355esimo giorno: quasi un anno di bombardamenti, drammi, morti e tanta sofferenza.

Silvio Berlusconi è tornato a parlare del conflitto evidenziando: "Da premier non sarei mai andato a parlare con Zelensky perché stiamo assistendo alla devastazione del suo Paese e alla strage dei suoi soldati e dei suoi civili".

Il leader di Forza Italia, come riporta Tg Com 24, ha aggiunto: "Bastava che cessasse di attaccare le due repubbliche autonome del Donbass e questo non sarebbe accaduto, quindi giudico, molto, molto negativamente il comportamento di questo signore". Palazzo Chigi fa sapere intanto che "il sostegno all’Ucraina da parte del governo italiano è saldo e convinto". Tajani ha poi precisato: "Forza Italia sta con l'Ucraina e con la Nato".

Sulle parole di Berlusconi è esplosa una polemica, in quanto il governo di Kiev lo ha accusato: “Bacia le mani insanguinate di Putin”.

Secondo l'Intelligence britannica, “nelle ultime due settimane la Russia ha probabilmente subito il più alto numero di vittime dalla prima settimana dell'invasione dell'Ucraina”. Zelensky ha detto: "Allargare le sanzioni all'industria nucleare russa”.