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Il tavolo sardo, a larga maggioranza, ha scelto ieri, 4 gennaio, il nome del candidato del centrodestra per le prossime elezioni del 25 febbraio in Sardegna: è il sindaco di Cagliari Paolo Truzzu , esponente di Fdi molto vicino a Giorgia Meloni, ma Lega e Psd'Az hanno deciso di opporsi e portare la questione sul piano nazionale .
LEGGI le dichiarazioni di Crippa (Lega)
Dopo oltre nove ore di conclave " il tavolo della coalizione di centrodestra, civica, autonomista - si legge in una nota diffusa al termine dalla coordinatrice regionale di Fdi Antonella Zedda - ha individuato, a larga maggioranza come proposta di candidatura, quella del sindaco di Cagliari Paolo Truzzu che ha ricevuto il gradimento delle forze politiche ". " Il lavoro odierno del tavolo regionale - spiega ai giornalisti Zedda -, importante e decisivo ai fini della scelta definitiva, giungerà nelle prossime ore alla formalizzazione della candidatura alla carica di governatore su cui tutte le forze politiche nazionali e regionali del centro destra convergeranno, condividendo assieme impegno ed energie a beneficio dei sardi e della Sardegna ”.
Una posizione quasi definitiva che non trova, però, la condivisione di Psd'Az e Lega che prendono ancora del tempo. " Nel tavolo di oggi sono state cristallizzate le posizioni - ha chiarito il coordinatore del Carroccio Michele Pais - domani è previsto un tavolo nazionale a cui competerà la sintesi tra i due nomi ". Lega e Psd'Az, in costante filo diretto con i vertici romani, hanno scelto di tenere il punto nonostante una prima votazione, da quanto filtrato durante il tavolo, si fosse chiusa con 8 sigle a favore di Truzzu e 4 per Solinas. E se Fdi aveva mandato nazionale per chiudere sul primo cittadino del capoluogo, non altrettanto valeva per Fi con Ugo Cappellacci che non ha espresso una posizione netta lasciando il tavolo.
"Il valore dell'unità della coalizione si costruirà con il passaggio nazionale ", ribadisce lo stesso Christian Solinas, che non vede come un paradosso affidarsi ai tavoli romani per la scelta del candidato sardo, che invece agita il centrosinistra tanto da aver provocato la spaccatura con la doppia candidatura di Renato Soru e Alessandra Todde: " Il tavolo regionale ha fatto una istruttoria importante - ha evidenziato il presidente uscente rispondendo alle domande dei giornalisti -, ha sgomberato il campo da altri nomi, ora sono rimaste due candidature su cui sarà fatta sintesi domani stesso ", ha assicurato.