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Un audio divenuto virale sta agitando, in queste ore, l’ultima parte della campagna elettorale per le Regionali. Il vocale privato viene attribuito a un candidato di una lista di centrodestra del nord dell'Isola ma a prendere le distanze da quanto sta accadendo è lo stesso sindaco di Cagliari e candidato presidente del centrodestra, Paolo Truzzu, che bolla quell'audio come “imbarazzante e sgradevole”.
“Parole inaccettabili, pronunciate da chi si sottopone al giudizio degli elettori per amministrare la Sardegna. E soprattutto inaccettabili per l'uso vergognoso del corpo della donna come merce elettorale – afferma Truzzu - In questo campo mi considero al di sopra di ogni sospetto, avendo una splendida famiglia composta da tre donne (moglie e due figlie) e avendo una donna eccezionale come capo di partito, oltre ad aver presentato una squadra di candidate di qualità che mi sostiene in questa competizione elettorale”.
“Prendo le distanze con decisione da questo inqualificabile comportamento e – conclude Truzzu riferendosi alla sfidante di centrosinistra che lo aveva attaccato – sono certo che i sardi sapranno distinguere le responsabilità personali dalle ridicole strumentalizzazioni, queste sì un insulto all'intelligenza degli elettori”.