Massimo Zedda, esponente dei Progressisti, ha presentato questa mattina, nella sede del Pd in ​​via Emilia a Cagliari, la sua candidatura alla carica di sindaco per il Campo largo di centrosinistra, in vista delle prossime amministrative in programma l'8 e 9 giugno.

La coalizione era già proiettata sul suo nome, ma il Pd aveva chiesto giorni fa altro tempo per "ulteriori passaggi interni " prima di sciogliere le riserve. L'ufficialità alla corsa per il terzo mandato dell'ex primo cittadino del capoluogo (due mandati consecutivi dal 2011 al 2019) è arrivata lunedì 15.

"Cosa farò nei primi 100 giorni? Vi dico cosa abbiamo fatto nelle successive 12 ore dopo la mia candidatura: mi hanno convocato nella sede in cui sono cresciuto e ho chiesto un appuntamento alla Presidente Alessandra Todde. Abbiamo discusso della condivisione di progetti, visioni strategiche, di cosa la Regione può dare alla città e di cosa la città può dare alla Regione. Abbiamo ragionato sui cambiamenti che ci sono stati nel capoluogo, anche a seguito di pandemia e guerra: Cagliari, non dimentichiamo, si affaccia sul Mediterraneo, è una città che vorremmo candidare come polo del dialogo e della pace, del dialogo nel Mediterraneo, di condivisione di culture e popoli ", convergenza di intenti e visioni nell'alleanza dice Zedda, proiettata al futuro, tra sviluppo sociale ed economico.  

"Ero al varo di Luna Rossa e abbiamo parlato di come poter avvicinare la città, non avvicinare Sant'Elia a Cagliari ma il contrario, avvicinare Cagliari alle periferie ", poi la proposta "e se regalassimo al capoluogo un secondo Poetto e dal centro si potesse andare a piedi a Sant'Elia a fare il bagno, facendo lì un'altra spiaggia? Realizzando lì anche insediamenti di giovani, associazionismo, poli economici ?".

Urbanistica e mobilità gli altri temi cari all'ex sindaco: "Parcheggi della Regione magari a disposizione della cittadinanza perché mancano posteggi disponibili, soprattutto nella zona di viale Trieste dove molte attività rischiano la chiusura e alcune sono addirittura già chiuse" ma "anche molti luoghi di cultura e spettacolo sono chiusi e occorre riqualificarli e restituirli alla popolazione. Cagliari deve attrarre investimenti, sostenere gli investimenti, avvicinare aziende che possono creare brevetti e innovazione non solo per il privato, ma anche per il pubblico, collaborando con il mondo universitario, come facemmo per il progetto delle auto condivise car sharing ”.

Zedda poi mette le mani avanti: "L'Assessorato dell'agricoltura, il cui nome è stato proposto da noi, è l'unico Assessorato che non ha ricadute sulla città quindi nessuno può dire che la Regione possa avere contatti privilegiati con il sindaco e questo aiuterà la Presidente e la giunta. La città cresce se ha una stretta sintonia con la Regione, così può avere la possibilità di riqualificare luoghi e noi ne abbiamo tanti abbandonati e in condizioni di degrado". "Il nostro racconto di futuro - conclude - è quello di una città che va avanti e che non si accontenta di ciò che è stato e poi non vogliamo consegnarla alla Lega Nord, perché c'è ancora molta Lega Nord".

All'incontro erano presenti anche la neo governatrice Alessandra Todde e diversi tra esponenti del tavolo politico e consiglieri regionali.

"Parlando con Massimo ho ritrovato visione ed entusiasmo, che sono mancati in questi ultimi anni e che devono ritornare da subito. Ci siamo ritrovati sulla visione della città, che deve essere centrale, che deve vedere sviluppata la mobilità, che deve tornare un'eccellenza non solo in Sardegna e in Italia", ha sottolineato Todde. "Bisogna ripensare alle fondamenta: progetti, cultura, sport. Cagliari per me è importantissima perché rappresenta il biglietto da visita della Sardegna. Una città che ha servizi a livello europeo dà speranza al resto dell'Isola e possiamo così dimostrare che ci stiamo riprendendo il nostro posto nel mondo".