Cagliari

Amministrative Cagliari. Intervista a Gianfranco Piscitelli, candidato consigliere

Il noto avvocato sostiene il candidato sindaco Massimo Zedda con la lista civica “Cagliari Avanti”

Amministrative Cagliari. Intervista a Gianfranco Piscitelli, candidato consigliere

Di: Alessandra Leo


Avvocato, presidente di “Penelope Sardegna”, vicepresidente Avvocato, presidente di “Penelope Sardegna”, vicepresidente dell’associazione "Volontariato francescano solidale" e referente per la Sardegna del Garante delle vittime di reato e dell'Istituto di scienze criminologiche e psico patologico forensi del professor Vincenzo Mastronardi, Gianfranco Piscitelli scende in campo per le prossime amministrative. Gianfranco Piscitelli scende in campo per le prossime amministrative, che si svolgeranno l’8 e il 9 giugno, candidandosi a consigliere comunale e sostenendo il candidato sindaco Massimo Zedda, attraverso la lista civica “Cagliari Avanti”.

“Una città da vivere serenamente per tutti, senza esclusione di razza, sesso, politica o religione”, questo uno dei principali obiettivi che il legale si pone.

Cosa l’ha spinta a scendere in campo per queste amministrative?

“Dare una mano a una lista civica composta da persone che non fanno della politica una professione, per farla crescere e darle voce con almeno due consiglieri che portino gli interessi della città nella sala dei bottoni”.

Cosa l’ha convinta, invece, del progetto della sua coalizione?

“Il progetto della coalizione che sostiene Massimo Zedda mi appariva il più credibile e concreto e non fatto dalle solite parole studiate ad hoc per cavalcare il percepito malcontento dei cittadini, delusi da anni di mal governo della città metropolitana di Cagliari e dal fallimento generale della passata politica regionale”.

Quanto può aiutarla la sua esperienza professionale a capire le esigenze del territorio e dare un contributo di crescita alla città?

“La mia esperienza professionale e non solo, anche quella di uomo impegnato nel volontariato sociale da oltre un decennio proprio a Cagliari, è quella di un uomo abituato a non sedersi in cattedra, ma a strofinarsi, a me piace usare questo termine perché dà l’idea di ‘strofinarsi con gli altri’, ovvero con tutti gli ambienti socio-economici, con una città fatta da chi la vive e non da chi è chiuso nel proprio guscio, ma in strada, nei luoghi di una vita quotidiana”.

Da cittadino, quale sarebbe la prima emergenza che vorrebbe vedere risolta in città o nel territorio?

“Ci sono più emergenze, per me ugualmente importanti e imprescindibili, ossia la fruibilità dei servizi, la vivibilità quotidiana cittadina, giorno e notte, per i giovani, le donne, i lavoratori, gli anziani, i disabili, e soprattutto la sicurezza”.

Quali sono le tematiche che le staranno particolarmente a cuore qualora venisse eletto?

“La lotta costruttiva per l’ottenimento di ciò che ho appena elencato, per vivere Cagliari serenamente. Io difenderei Cagliari e chi ci vive senza esclusione di razza, sesso, politica o religione”.

 

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