Sant'Antioco

Sulcis "fuori da programmazione territoriale strategica", sindaco Sant’Antioco: “Scandaloso”

Il primo cittadino Ignazio Locci: “Evidente la strategia per tenere fuori il nostro territorio dagli strumenti di sviluppo”

Sulcis

Di: Redazione Sardegna Live


“Il Sulcis fuori dalla programmazione territoriale strategica della Sardegna, l’Unione dei Comuni dell’Arcipelago del Sulcis fuori anche dalla programmazione SNAI, benché le isole minori siano la 76esima zona SNAI nazionale”. Sono le dichiarazioni, attraverso una nota stampa, del sindaco di Sant’Antioco, Ignazio Locci.

“Si tratta di un dato che evidentemente chi guida la Regione Sardegna ignora, come è evidente la strategia per tenere fuori il nostro territorio dagli strumenti di sviluppo, di cui tanto parla l’assessore alla programmazione, nonché vicepresidente della Regione, Giuseppe Meloni”, afferma il primo cittadino.

“Perché mi spingo a dire questo? - prosegue Locci - Perché il Comune che amministro, così come tutti gli altri della Sardegna, compresi quelli del Sulcis, è stato invitato, tramite lettera, a un appuntamento fissato il 7 ottobre ad Arborea con oggetto ‘Programmazione Territoriale e Strategia Nazionale Aree Interne (SNAI) – Incontro con i Sindaci’. Tuttavia – spiega il sindaco di Sant’Antioco - ho poi ricevuto la chiamata di un collaboratore del vicepresidente Meloni, il quale mi ha comunicato che quell’invito recapitato alla casella PEC del nostro Comune non era rivolto a Sant’Antioco. Ma presumo che anche gli altri sindaci dei Comuni del Sulcis abbiano ricevuto la stessa telefonata. Strano, almeno per quanto riguarda l’Unione dei Comuni che rappresento, dato che come detto siamo dentro la programmazione SNAI e in questo incontro se ne parlerà, stando all’oggetto”.

“Questo è un fatto scandaloso – sbotta il sindaco - perché se pensano ancora una volta di rabbonire i Comuni con la storiella del JTF o con la storiella del Piano Sulcis, sbagliano di grosso. Si direbbe uno scandalo senza precedenti, ma in realtà ci sarebbero quelli della Pianificazione territoriale iniziata dai professori Pigliaru e Paci, che promettevano di ammettere anche il Sulcis, poi proseguita da Solinas e Fasolino, che sono rimasti nella linea dell’esclusione. Questo è il fil rouge che lega Todde e Meloni a chi li ha preceduti e vede il Sulcis, 8% della popolazione sarda, tagliato fuori dalla programmazione. Una fetta di isola che meriterebbe appunto l’8% delle risorse e, soprattutto, di essere ascoltato”.

“Restiamo ignorati e dobbiamo persino prenderci la beffa di chi ci chiama per dirci: ‘Scusate, ma voi non siete invitati’ – prosegue Ignazio Locci -. Ricordo bene i colori con cui vennero suddivise le aree della Sardegna in riferimento alla programmazione delle risorse ai tempi di Francesco Pigliaru: il Sulcis era grigio. E tale lo vogliono lasciare” conclude il primo cittadino di Sant’Antioco.

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