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"Puliamo il buio" a Elmas. Grazie per averci coinvolto, c'è ancora da fare, ma un po' di tracce dell'umana idiozia, sono state rimosse”.
Daniele Grioni, di AssFort Sardegna, (nella foto in alto), è uno dei volontari dell’associazione senza scopo di lucro che da anni si occupano di ripulire e valorizzare fortini, bunker ed ex postazioni militari del conflitto bellico, è entusiasta di ciò che è stato fatto a Elmas.
Puliamo il Buio 2019
Quest’anno la Pro Loco di Elmas in collaborazione con la federazione speleologica Sarda su iniziativa della commissione delle cavità artificiali, ha deciso di proporre ad Elmas Puliamo il buio. Puliamo il Buio nata da un idea della Società Speleologica Italiana, in collaborazione con le Federazioni Speleologiche ed i Gruppi è giunta alla tredicesima edizione.
“L’iniziativa – spiega Daniele Grioni - è ormai legata da collaborazione a Puliamo il Mondo e si propone di bonificare almeno in parte le discariche abusive sotterranee, in ogni caso di documentarle, valutare il danni che la presenza di questi detriti e simili ,di individuare i possibili rimedi, proponendoli poi all’opinione pubblica e alle Amministrazioni Locali. Vuole portare una luce nel buio e segnalare in modo puntuale e dettagliato le situazioni di rischio e indicare le possibili soluzioni.
Prima di tutto – prosegue Grioni - effettuando il censimento delle cavità a rischio ambientale, questa è il nodo fondamentale di Puliamo il Buio e vuole fornire una autorevole base di lavoro a tutti coloro che vogliono collaborare alla protezione dell’ambiente e delle risorse idriche, alla riduzione dei rifiuti, alla valorizzazione degli habitat naturali e la lotta alle discariche abusive”.
La manifestazione si è svolta nella due giorni di sabato 21 e domenica 22 settembre, la zona oggetto di intervento. Abbiamo concentrato l’ipotesi di intervento presso le cavità Rifugio bellico in Via Cagliari fronte provveditorato.
Caposaldo presso Sa Cruxi Santa Batteria Giliacquas.
Dopo un sopralluogo effettuato all’interno della cavità, abbiamo potuto constatare la presenza delle seguenti tipologie di materiale abbandonato.
ferro, ceramica, resti di laterizi, inerti, plastica, non risultano presenti resti di materiale inquinante come amianto . La Pro Loco ha messo a disposizione degli operatori, guanti, tute usa e getta, attrezzi paioli, marre, l’Amministrazione comunale invece i cassoni per differenziare i rifiuti, e ci tengo a ringraziare – conclude Grioni – anche Roberto Sanna, della ProLoco, promotore di questa iniziativa in un progetto concordato in sinergia col Comune”.