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Il litorale di San Vero Milis si conferma una delle aree di maggior interesse per il turismo nudista in Sardegna. Il 15 agosto, come riportato dalla pagina Facebook Nudiverso, si è celebrata nella spiaggia di Is Benas una cerimonia di rinnovo promesse di matrimonio in totale nudità.
"Tutti nudi: gli sposi Massimo e Paola, la celebrante laico-umanista, nonché presidente dell’associazione, Pamela Deiana, i testimoni Gabriele e Laura, le amiche e gli amici", spiega Nudiverso.
"Una cerimonia partecipata, sentita e particolarmente commovente, resa possibile dalla collaborazione tra la nostra associazione Nudiverso e l’amministrazione comunale di San Vero Milis, nella persona del sindaco Luigi Tedeschi, che ha messo a disposizione il gazebo, gli addobbi matrimoniali e ha regalato un fresco bouquet di fiori per la sposa, e della cooperativa pescatori della vicina Laguna di Is Benas, che hanno permesso l’accessibilità alla spiaggia alle persone con deambulazione ridotta".
"La cerimonia si è svolta davanti al mare - si legge su Nudiverso -, nel tratto di spiaggia autorizzato alla nudità, a due passi dal litorale frequentato abitualmente da chi preferisce stare in costume. Le persone dell’attigua spiaggia, con serena disinvoltura, si sono avvicinate per fare gli auguri agli sposi. Nessun problema di convivenza, dunque, tra persone nude e persone vestite, coppie, famiglie, bambini".
"Ospiti speciali, i componenti della troupe canadese, arrivati appositamente dal Canada in Sardegna, per partecipare all’evento e per documentarlo. Le riprese del matrimonio, insieme all’intervista fatta agli sposi, alla presidente di Nudiverso e al sindaco di San Vero Milis, saranno parte di una puntata della seconda stagione della serie “Le monde est à nu!”, presentata da Martin Vachon per tv5unis".
"Un evento inclusivo su tutti fronti, per il quale noi di Nudiverso possiamo ritenerci orgogliosi. Un altro passo importante verso la libertà di poter “stare”, tutte e tutti, nessuno escluso. Forse i tempi sono davvero maturi per superare le barriere e migliorare la percezione sociale della pratica della nudità in Italia, e tutte le associazioni e i gruppi locali dovrebbero lavorare in questa direzione, serenamente e con nuovo entusiasmo".