Aumentano sempre di più le truffe alle persone anziane, contattate spesso da soggetti che, identificandosi come appartenenti alle Forze dell’Ordine, avvocati o amici, cercano di carpire informazioni su beni di proprietà, conti correnti o, più in generale, su familiari alla costante ricerca di vittime da raggirare.

In Sardegna, un incremento delle truffe si è verificato a Nuoro e provincia.

In alcuni casi, i malfattori hanno comunicato telefonicamente avvenuti incidenti stradali, problematiche di tipo giudiziario o altre difficoltà in cui sono coinvolti loro parenti e chiedono somme di denaro da consegnare nell’immediato per far fronte al problema. Una volta ottenuta la disponibilità della vittima, inviano a domicilio un complice per ritirare i soldi e concludere la truffa.

In altri casi, spacciandosi come dipendenti di aziende energetiche e telefoniche, bussano alle porte con la scusa di aggiornare i contratti con offerte più vantaggiose o addirittura fingendosi corrieri cercano di accedere nelle abitazioni per consegnare pacchi di ipotetici familiari.

È opportuno precisare, come ribadisce la Polizia di Stato, che nessuna forma di riscossione a domicilio è autorizzata dalle aziende fornitrici. Altrettanto anomala è la richiesta di comunicare a mezzo telefono codici di accesso a conti bancari e postali.

La Polizia di Stato rinnova quindi l’invito a prestare particolare attenzione in  caso si venga contattati con queste modalità e pretesti. Si raccomanda di contattare sempre il numero unico di emergenza 112 per segnalare situazioni sospette e di pericolo.

Ecco i consigli della Polizia contro le truffe agli anziani: non aprite la porta di casa a sconosciuti anche se si accreditano come rappresentanti delle forze dell’ordine o dichiarano di essere dipendenti di aziende di pubblica utilità; verificate sempre con una telefonata da quale servizio sono stati mandati gli operai che bussano alla vostra porta e per quali motivi. Se non ricevete rassicurazioni non aprite per nessun motivo; ricordate che nessun Ente manda personale a casa per il pagamento delle bollette, per rimborsi o per sostituire banconote false date erroneamente; non fermatevi mai per strada per dare ascolto a chi vi offre facili guadagni o a chi vi chiede di poter controllare i vostri soldi o il vostro libretto della pensione anche se chi vi ferma e vi vuole parlare è una persona distinta e dai modi affabili; quando fate operazioni di prelievo o versamento in banca o in un ufficio postale, possibilmente fatevi accompagnare, soprattutto nei giorni in cui vengono pagate le pensioni o in quelli di scadenze generalizzate; se avete il dubbio di essere osservati fermatevi all’interno della banca o dell’ufficio postale e parlatene con gli impiegati o con chi effettua il servizio di vigilanza. Se questo dubbio vi assale per strada entrate in un negozio o cercate un poliziotto ovvero una compagnia sicura; durante il tragitto di andata e ritorno dalla banca o dall’ufficio postale, con i soldi in tasca, non fermatevi con sconosciuti e non fatevi distrarre; ricordatevi che nessun cassiere di banca o di ufficio postale vi insegue per strada per rilevare un errore nel conteggio del denaro che vi ha consegnato; quando utilizzate il bancomat usate prudenza: evitate di operare se vi sentite osservati; per qualunque problema e per chiarivi qualsiasi dubbio non esitate a chiamare il numero unico di emergenza 112.