E' l'appello disperato di una donna della provincia di Nuoro, che da quattro mesi combatte una estenuante battaglia per riabbracciare il figlio di 6 anni che fino al 15 luglio scorso ha sempre vissuto con lei.

Quel giorno il bambino è partito col padre per una vacanza di 15 giorni in Belgio, ma non è più tornato.

E’ in Belgio dal 28 ottobre, nella speranza di poter riportare a casa il figlio, che da quando è arrivata ha visto una sola volta. "E' una storia devastante che comincia nel luglio 2017 quando la coppia si separa e la mia assistita torna a casa col bambino in un paese del Nuorese - racconta l'avvocata Murru che tutela la giovane madre “Quindi ha inizio una lunga vicenda giudiziaria tra i due genitori con una prima sentenza del tribunale belga che stabilisce l'affido condiviso per entrambi i genitori con residenza privilegiata del minore in Italia dalla mamma. La donna però non può sostenere le spese per portare il bambino in Belgio dal padre e chiede aiuto a lui, che però risponde picche. Nell'ottobre 2018 un'altra sentenza stabilisce l'affido condiviso ma spostando la residenza presso il padre". Sentenza che rimane lettera morta "in quanto l'uomo - spiega l'avvocata - continua a non vedere il bambino e a non provvedere al mantenimento".

Nel luglio 2021, il padre scrive alla donna spiegandole che vuole dare esecuzione alla sentenza e portare il bambino in Belgio. "A quel punto - ricostruisce l'avvocata - tramite il giudice tutelare a Nuoro siamo arrivati alla firma di un accordo condiviso e il bambino parte in Belgio con il padre per una vacanza di 15 giorni, ma da allora l'uomo si rifiuta di rispondere ai servizi sociali e ai carabinieri".

La donna non demorde: ricorre ancora una volta al giudice tutelare, che trasmette gli atti alla Procura di Nuoro e al consolato italiano in Belgio per sottrazione di minore. "La mamma non tornerà in Italia se non con il suo bambino - annuncia l'avvocata - Lo ha visto solo una sola volta e l'incontro è stato straziante, col piccolo che non voleva staccarsi dall'abbraccio materno. Il bimbo è dimagrito di almeno 3 chili e sta subendo un pesante stress psicologico. abbiamo mandato una relazione della neuropsichiatra infantile alle autorità competenti in Belgio affinché si ponga termine allo strazio. Nello stesso tempo stiamo raccogliendo donazioni per la donna, che ha lasciato il lavoro in Sardegna e deve sostenere le spese di questa drammatica battaglia legale".