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La città è attraversata dai problemi della TARI, dalla TASI in arrivo e dagli sfratti.
E’ saccheggiata in lungo e in largo da mille tributi.
Nuoro è fuori da tutto.
L’università Nuorese è senza soldi, la Fondazione è lì a venire, la Provincia spende soldi che non ha, preparando un buco di dimensioni stratosferiche.
Le emergenze, occupazionale e abitativa imperversano, i debiti continuano a piovere nelle casse comunali ormai vuote e il partito di maggioranza che governa, mi si passi il termine, che fa? Discute di tessere.
Il confronto è aspro, degno di una faida, tutti intenti alla conquista di un contenitore che ormai è diventato solo uno specchietto per le allodole, dove nessuno fa politica ma tutela la propria e l altrui candidatura.
Non una proposta non un programma, niente di niente sui problemi della povera gente, si parla solo di tessere regolari per chi le ha fatte, irregolari per chi non le vuole.
In questo abbandono totale della politica, fatta di assenze, occultamenti e mimetizzazioni, continua l’assalto alle casse comunali di una dirigenza vorace che si premia per la sua inefficienza.
I piccoli partiti alleati affilano le armi aspettando come uccellini rapaci famelici di mettere le mani su qualcosa che arrivi da qualche assegnazione di direzione generale.
Ognuno ha un obiettivo, nessuno ha come obiettivo il bene comune, rimane solo il povero Assessore al bilancio che un giorno sì e l’altro pure, cerca di convincere i Nuoresi che le tasse non sono aumentate e che quando ciò avviene, è colpa dell’Europa.
Nuoro sta attraversando un periodo tremendo e quelli che la dovrebbero salvare dopo averla affondata discutono di 153 tessere.
Giuseppe Montesu