La Candelora cade il 2 febbraio, esattamente 40 giorni dopo il Natale e dopo i 3 giorni della merla (29, 30 e 31 gennaio) che chiudono il primo mese dell'anno.

Si tratta di una celebrazione le cui origini risalgono a tradizioni molto antiche - secondo alcune leggende febbraio è indicato come la fine dell'inverno - e che nel tempo ha assunto anche un significato religioso per i cristiani, ossia la festa liturgica della Presentazione al Tempio di Gesù, raccontata dal Vangelo di Luca (2,22-40).

Perché questa ricorrenza viene chiamata proprio 'Candelora'? La risposta va ricercata nel rito di benedizione delle candele, tipica di questo giorno e simbolo di Cristo luce del mondo, come viene chiamato il Bambino Gesù dal vecchio profeta Simeone: "I miei occhi han visto la tua salvezza, preparata da te davanti a tutti i popoli, luce per illuminare le genti e gloria del tuo popolo Israele".

La candelora è anche detta Purificazione di Maria, in quanto per la tradizione ebraica la madre di un figlio maschio era considerata impura e dopo la nascita del neonato doveva quindi recarsi al Tempio dopo 40 giorni per purificarsi. 

In passato veniva celebrata il 14 febbraio, ovvero 40 giorni dopo l'Epifania, e come riporta Egeria nella Peregrinatio aveva molte somiglianze con il rito della festa ebraica del lucernario.

L’uso delle candele è anche associato all’idea dell’aumento della luminosità sul finire dell’inverno. La festa, infatti, è stata utilizzata dalla cultura contadina per fissare lo spartiacque del passaggio delle stagioni.