Momenti di festa e devozione, processioni, riti e tradizioni che si rinnovano oggi, 4 ottobre, in onore di San Francesco di Assisi. Il poverello di Assisi è infatti patrono di numerose comunità della Sardegna.

FRANCESCO. Nato ad Assisi (Umbria) tra il 1181 e il 1182 e scomparso ad Assisi il 3 ottobre 1226, Francesco (al secolo Giovanni di Pietro di Bernardone) è stato un religioso e poeta italiano. Diacono e fondatore dell'Ordine Francescano che da lui prese il nome, è stato proclamato santo da papa Gregorio IX nel 1228. Assieme a santa Caterina da Siena è patrono d'Italia, come proclamato nel 1939 da papa Pio XII.

E' ricordato come "il poverello d'Assisi" per la sua scelta di spogliarsi di ogni bene materiale e condurre una vita priva di ogni agio. Nel 1224 compose il Cantico delle creature, una lode a Dio riconosciuta la prima opera scritta in volgare italiano. Il cardinale Jorge Mario Bergoglio, eletto papa nel conclave del 2013, ha assunto, per la prima volta nella storia della Chiesa, il nome pontificale Francesco proprio in onore del santo.

SAN FRANCESCO IN SARDEGNA. La storia della devozione dei sardi per Francesco d'Assisi è lunga, come testimoniata dalle numerose chiese dedicategli in vari centri dell'Isola. La chiesa di San Francesco a Oristano è uno dei simboli dell’arte neoclassica ottocentesca in Sardegna. L'imponente struttura sorge nel centro storico cittadino ed è gestita dai frati francescani che risiedono nell’annesso monastero dal 1253.

Il tempio dedicato a San Francesco ad Alghero è considerato invece uno dei migliori esempi di architettura gotico-catalana nell’Isola. Dall'antico campanile si può dominare  una vista mozzafiato sull'intera città e il mare. La chiesa è officiata dai frati minori conventuali, che la edificarono nel tardo XV secolo. L’edificio fa parte di un complesso che comprende anche convento, chiostro e torre campanaria.

Non è chiaro quando i francescani giunsero a Iglesias, ma il primo impianto della chiesa dedicata al fondatore dell'ordine in città risalirebbe a un'epoca successiva al dominio aragonese. L’attuale costruzione è un rifacimento del XVI secolo.

Un importantissimo santuario a lui dedicato sorge nelle campagne di Lula, nel Nuorese, alle pendici del Montalbo. Un importante luogo di spiritualità che ogni anno diventa meta di fedeli e pellegrini da ogni angolo della regione il primo maggio e il 4 ottobre. Le celebrazioni in onore di San Francesco a Lula sono state descritte anche da Grazia Deledda nel romanzo Elias Portolu.

La devozione dei sardi per il santo umbro ha portato alla nascita di un vero e proprio "cammino di San Francesco" che attraversa tutte le comunità isolane dove è venerato e dove i francescani hanno messo radici. Da Cagliari a Luogosanto, da Fonni a Castelsardo passando per Gesturi, Mores, Laconi e Pula.