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Sono più di 40 i rider di Glovo del territorio di Olbia che hanno deciso di scioperare finché non avranno risposte certe dall'azienda e non effettueranno alcuna consegna.
I lavoratori che fanno capo all'azienda di consegne a domicilio di merce, prodotti e cibi, sono scesi in strada questa mattina e si sono riuniti in un punto strategico della città, nella zona industriale di Cala Saccaia: scioperano e chiedono che la loro posizione venga equiparata agli altri lavoratori. "Da un anno a questa parte la situazione si è fortemente aggravata - racconta Alessia Spano, rider di 24 anni - Abbiamo tutti una partita Iva ma veniamo trattati come se fossimo dipendenti di Glovo, senza però godere dei loro diritti".
Niente ferie pagate, nessuna assenza permessa, neanche per questioni di salute: chi manca dal lavoro viene declassato in fondo all'elenco generato dalla App che distribuisce il numero di consegne giornaliere a ogni rider. Secondo quanto si è appreso, i lavoratori operano attraverso un punteggio, che va da 1 a 5 e cambia in base al numero di consegne che riescono a fare durante la giornata. Ma se ci si ferma, il punteggio di quel rider scende e automaticamente diminuiscono anche le consegne successive. "È un meccanismo sadico e contorto, un cane che si morde la coda - denuncia Alessia - perché se ci fermiamo scendiamo di punteggio e dobbiamo cercare di risalire nell'elenco per vederci assegnate altre consegne. Una situazione insostenibile, sia fisicamente che psicologicamente".
L'orario di assegnazione delle prime consegne da parte della App di Glovo inizia intorno alle 10 del mattino e prosegue ininterrottamente fino a mezzanotte, ogni giorno, tutti i giorni, tutto l'anno. Il compenso per una consegna si aggira intorno ai 2 euro. "Le spese, comprese benzina e manutenzione del mezzo, sono a carico nostro - precisa ancora la giovane rider - e se abbiamo un'incidente mentre lavoriamo non veniamo rimborsati, anzi, il nostro punteggio scende perché siamo costretti a fermarci". Sono solo tre rider che hanno deciso di non aderire allo sciopero, oltre quaranta quelli che oggi hanno paralizzato le consegne a domicilio a Olbia. Il presidio dei lavoratori, che si sono rivolti alla sezione cittadina della Cgil per avere un appoggio alla loro vertenza, proseguirà anche nella giornata di domani.