E’ caccia all'assassino di Luigi Cherchi, l'allevatore di 67 anni di Noragugume, ucciso nel tardo pomeriggio di ieri nella sua azienda vicino alla strada provinciale 33 che porta dal paese a Ottana. A tradire l’omicida potrebbe essere un fucile lasciato sul luogo del delitto e ritrovato dai Carabinieri della Compagnia di Ottana e del Reparto Operativo di Nuoro.

Il corpo della vittima, riverso in una pozza di sangue, era stato ritrovato dai colleghi allevatori che avevano notato l'uomo a terra, raggiunto da alcuni colpi di arma da fuoco. Le attenzioni degli investigatori si concentrano sulla faida che da oltre 20 anni insanguina il paese e che aveva coinvolto anche la famiglia di Luigi Cherchi: due fratelli erano stati uccisi nel 1998 e un altro era stato condannato per omicidio sempre nell'ambito delle vendette familiari. Ma non si esclude nessun'altra pista.

"E' stato ritrovato un fucile nelle vicinanze del luogo dove il cadavere giaceva, ma ancora non abbiamo la certezza che Cherchi sia stato ucciso a fuciliate e che queste siano partite dal fucile ritrovato, che ovviamente stiamo sottoponendo a tutte le verifiche del caso – ha dichiarato all'ANSA il procuratore di Oristano Ezio Domenico Basso che ha incaricato due pm per le indagini - Così come non si può dire che la morte di Cherchi sia da ricollegare alla faida: potrebbe essere ma attualmente non c'è nessun elemento che ce lo dica con certezza, una conclusione del genere in questo momento potrebbe risultare affrettata e fuorviante. Non ci sono dubbi invece - prosegue il capo della Procura - sul fatto che lui faccia parte di una famiglia che 20 anni fa era stata coinvolta nella faida, ma non possiamo escludere che dietro all'omicidio ci siano altre motivazioni, per questo lavoriamo a tutto campo percorrendo ogni ipotesi".

Gli investigatori dell'Arma hanno già perquisito numerosi ovili e case del paese, effettuato posti di blocco e interrogatori. La salma di Luigi Cherchi è a disposizione dei magistrati, che non hanno ancora dato l'incarico per l'autopsia.