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Una furia omicida ha guidato la mano di Fulvio Baule, 40 anni, operaio edile, che ieri sera a Porto Torres (Sassari) ha ucciso con un'accetta il suocero e ha ferito la suocera e la moglie, da cui si era recentemente separato.
Un massacro compiuto davanti ai figli della coppia, due gemellini di un anno. Il suocero, Basilio Saladdino, 75 anni, ex poliziotto in pensione, è morto in pochi istanti, con la testa fracassata. L'ex moglie, Ilaria Saladdino, 39 anni, è stata ferita alla testa. Stessa sorte per la suocera, Caterina Mancusa, 70 anni, su cui l'uomo, secondo quanto raccontato dai testimoni agli investigatori, avrebbe infierito. Dopo il fatto Baule si è seduto nella sua Fiat Punto da cui aveva preso l'accetta pochi attimi prima e si è allontanato.
Sull'asfalto di via Principessa Giovanna, a due passi dal portone del palazzo dove Basilio Saladdino viveva con la moglie, la figlia e i due nipotini, è rimasto il corpo esanime del pensionato. Pochi passi più avanti, dentro il cortile del condominio, le due donne prive di sensi, in un lago di sangue, ma ancora vive. Adesso sono ricoverate all'ospedale Santissima Annunziata di Sassari: le loro condizioni sono disperate, i medici le terranno in coma farmacologico per 72 ore sperando di salvare loro la vita.
Fulvio Baule invece è rinchiuso nel carcere di Bancali con l'accusa di omicidio e duplice tentato omicidio: un paio d'ore dopo la brutale aggressione, braccato dai Carabinieri di Porto Torres e del Comando provinciale di Sassari, si è costituito presentandosi in caserma.
Interrogato per ore dai militari e dalla pm Enrica Angioni, l'uomo ha ammesso tutto e si è giustificato dicendo di essere stato aggredito per primo dal suocero. Diversa, invece, la ricostruzione degli inquirenti, basata sulle testimonianze. Baule, che vive a Ploaghe, sempre in provincia di Sassari, era arrivato a Porto Torres intorno alle 20.30 per riportare i due gemellini alla mamma, dopo avere trascorso con loro la giornata.
Ha aspettato sotto casa dei suoceri che la moglie Ilaria e la suocera rientrassero e le ha aggredite verbalmente. Poi si è scagliato contro la moglie. A quel punto il suocero è uscito dal suo appartamento in pigiama e pantofole per difendere la figlia. Baule è andato alla sua auto, ha preso l'accetta dal portabagagli e ha colpito con furia cieca moglie e suoceri. "Non è una persona di indole violenta, è un gran lavoratore che sicuramente soffriva per la separazione dalla moglie e dai figli cui è molto affezionato", dice il suo avvocato, Nicola Lucchi.