A distanza di quasi due mesi dal ritrovamento dei resti del suo corpo, non si fermano le indagini sulla morte di Francesca Deidda, la 42enne sparita da San Sperate, il 10 maggio.

Questa mattina i carabinieri del Ris di Cagliari hanno eseguito accertamenti chimici irripetibili su materiale rinvenuto nel corso dell'autopsia eseguita dal dottor Roberto Demontis sul corpo della donna a fine luglio.

Per questi esami sono stati convocati sia gli avvocati che difendono Igor Sollai, Laura Pirarba e Carlo Demurtas, che Gianfranco Piscitelli che cura gli interessi di Andrea Deidda, fratello della donna uccisa. Igor Sollai si trova in carcere per omicidio volontario e occultamento di cadavere ma continua a ribadire la sua posizione, dichiarandosi estraneo alla vicenda.

I resti di Francesca Deidda erano stati trovati in un borsone nelle campagne tra Sinnai e San Vito nei pressi della vecchia statale 125. Tra fine luglio e i primi giorni di agosto i carabinieri del Ris avevano effettuato ulteriori accertamenti sui reperti trovati sia in casa della vittima, che nelle campagne di San Priamo e a ridosso dell'ex Statale 125. 

Secondo l’autopsia eseguita dal dottor Roberto Demontis alla presenza del pm Marco Cocco, che coordina le indagini sul delitto, Francesca Deidda è morta a causa di un colpo secco sul lato destro della fronte, inferto con un oggetto contundente. Oltre alla ferita mortale sul lato destro della fronte di Francesca, non sarebbero stati trovati altri segni. La donna, secondo una possibile ricostruzione, potrebbe essere stata uccisa mentre dormiva, forse sul divano di casa.