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inserisci testoInizia oggi, a distanza di dieci mesi dal femminicidio che ha sconvolto il Paese, il processo a Filippo Turetta, accusato di omicidio pluriaggravato, occultamento di cadavere, porto d'armi e sequestro di persona nei confronti della ex ragazza Giulia Cecchettin.
Lo studente 22enne non presenzierà davanti alla Corte d'assise di Venezia composta da giudici popolari e presieduta dal togato Stefano Manduzio; resterà infatti in cella, nel carcere di Montorio.
In quello che si preannuncia un processo "lampo" saranno presenti 40 persone, la metà giornalisti. Al Palazzo di giustizia, senza rilasciare dichiarazioni, anche Gino Cecchettin, papà della vittima, indossando una spilla con l’immagine di Giulia.
Sulla condanna resta solo l'incognita della premeditazione, ma, visti gli elementi raccolti, i dubbi sono ben pochi: l'ex fidanzato della vittima la controllava ossessivamente e avrebbe progettato con anticipo il delitto e la fuga. Resta solo il verdetto per certificare la pena.