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"Come degli avvoltoi, Salvini e la Lega si avventano sul caso della povera Sharon Verzeni con post razzisti e manettari, sottolineando il fatto che ad aver confessato il delitto è un italiano di origini nordafricane e, sembra dalle prime notizie, con problemi psichiatrici accertati. 'Sono questi i nuovi italiani che vogliamo?', si chiede la collega Ravetto". Così il segretario di +Europa Riccardo Magi.
"È questa la maggioranza che si meritano gli italiani?', mi chiedo invece io: usare un caso di cronaca per opporsi a un dibattito che si è aperto nel paese sulla cittadinanza usando un caso di cronaca è puro sciacallaggio. Vergognoso che lo facciano dei parlamentari di maggioranza e dei ministri che dovrebbero rispettare il dettato costituzionale del giusto processo e della separazione dei poteri. Perché non parlano allora dei due cittadini stranieri la cui testimonianza ha permesso di individuare l’assassino? Salvini e leghisti ancora una volta hanno perso una occasione per fare bella figura”.
"Lo sciacallaggio politico su un crudele assassinio è sempre un’azione che qualifica il livello politico di chi la compie. L’inutile precisazione del Ministro Salvini sulle origini nord-africane di un omicida prima, l’intervento della parlamentare Ravetto poi - la quale con finezza intellettuale arriva a suggerire che tutti i 'nuovi italiani' siano criminali - ripropongono i peggiori e falsi stereotipi sulla paura dello straniero, speculando su un terribile ed esacrabile omicidio". Così in una nota il senatore Antonio Nicita, vicepresidente gruppo Pd e membro della Commissione antidiscriminazioni del Senato.
"Inutile ricordare il numero di crimini compiuti da italianissimi. Inutile richiamare come certi stereotipi vengano poi pagati ogni giorno da cittadini afro-italiani perbene, investiti dallo sguardo del sospetto e del pregiudizio, solo perché politici opportunisti usano i crimini per la propria propaganda della paura. Ogni generalizzazione contro lo straniero, fino a quella di suggerire che esista un Dna criminale etnico dietro comportamenti individuali, è solo razzismo. Una povertà intellettuale e politica che ci restituisce la cifra di certa propaganda nazional-sovranista: ignorante, cinica, disumana. E, per questo, antidemocratica e anticostituzionale”.