Fermato un 31enne che era in bicicletta per l'omicidio di Sharon Verzeni. Secondo gli investigatori ci sarebbero "gravi indizi di colpevolezza" per la morte della barista 33enne, uccisa a coltellate nella notte tra il 29 e il 30 luglio a Terno d'Isola nel bergamasco.

L'uomo, un italiano, disoccupato, è stato fermato dai carabinieri che lo hanno identificato dai sistemi di videosorveglianza del Comune, mentre si trovava a bordo di una bicicletta e si allontanava velocemente dalla scena del crimine. L'uomo è ritenuto il presunto autore dell'omicidio. Le indagini hanno permesso di raccogliere gravi indizi di colpevolezza, elementi probatori del pericolo di reiterazione del reato, di occultamento delle prove, nonché del pericolo di fuga.

Il mistero dell'arma del delitto

Ancora nessuna traccia dell'arma del delitto. Passata al setaccio l'area intorno all'abitazione, dove la vittima viveva da tre anni insieme al compagno, ma il coltello non è stato ritrovato. Le ricerche sono state fatte sia nei tombini dai carabinieri, chiudendo diverse strade del paese, che con i metal detector dai volontari del Mu.Re., il museo recuperanti 1915-1918 Alto Garda Bresciano. Controllate anche le strade che incrociano via Castegnate, luogo dell'omicidio, la centralissima piazza VII Martiri e, poi, il torrente Buliga e il parco di via Rota, da cui potrebbe essere passato l’assassino nella fuga. Il parco "potrebbe essere stato il punto di fuga dell’eventuale assassino", ha spiegato ai giornalisti nei giorni scorsi il sindaco di Terno d’Isola, Gianluca Sala.