PHOTO
Nel paradiso di Biderosa risuona la voce del Tar. La guerra istituzionale tra l'Ente foreste, che amministra l'oasi naturalistica della marina di Orosei, e l'amministrazione comunale che ha affidato a una cooperativa la gestione dei servizi e degli accessi all'area protetta, è stata risolta dalla sentenza emessa dal Tribunale amministrativo regionale. Il Tar, infatti, ha respinto il ricorso dell'Ente foreste contro l'affidamento di Biderosa, da parte dell'amministrazione comunale di Orosei, a una cooperativa che regolava gli accessi, il transito e la fruizione dell'area. Tale attività aveva consentito l'introito per le casse comunali, così come denunciato a suo tempo da Giorgio Murino, presidente sardista di Ente foreste, di circa centomila euro.
L'INTERVENTO Un'operazione che però non aveva portato nessun beneficio economico all'Ente foreste che, come spiegato dallo stesso Murino, aveva dovuto anche affrontare le spese per il ripristino dello stato dei luoghi frequentati nella stagione estiva da migliaia di turisti. Il Tar, dunque, si è pronunciato a favore dell'ordinanza predisposta dal sindaco di Orosei Franco Mula, che regolava gli accessi, il transito e la fruizione dell'oasi. «L'affidamento della gestione dei servizi e degli accessi all'area naturalistica - spiega il sindaco Franco Mula - è stato effettuato solo a titolo di tutela del territorio e di tutti i concittadini e non come atto di arroganza, a differenza del presidente dell'Ente foreste che con atteggiamento presuntuoso voleva a tutti i costi avocare all'ente la gestione dell'oasi di Biderosa».
«UN ATTO LEGITTIMO» «L'ordinanza - sottolinea il primo cittadino - aveva l'obiettivo di dimostrare che il Comune di Orosei ha titolarità dell'area essendone proprietario. Un atto legittimo che ha permesso alla cooperativa vincitrice della gara d'appalto l'inizio delle attività previste dal bando sin dal primo maggio». Il presidente Giorgio Murino chiedeva quali fossero i motivi di sicurezza, sanità o ordine pubblico che legittimavano l'adozione di un'ordinanza. Si parlava anche di una palese violazione di legge, in quanto il Comune di Orosei, così come detto da Murino, non avendo la disponibilità del bene non poteva essere, dunque, legittimato a effettuare operazioni da cui potevano derivare vantaggi patrimoniali.
INTERESSE PREVALENTE I giudici del Tar, respingendo l'invocata misura, in definitiva hanno considerato prevalente l'interesse dell'amministrazione comunale di Orosei rivolto ad assicurare, nell'approssimarsi della stagione estiva, vacanze serene a villeggianti e residenti. La partita è stata vinta dal Comune.
Roberto Tangianu