È appena terminata la settimana del Black Friday e, tra gli oggetti che le persone regalano e si autoregalano, e soprattutto in cima alle liste dei desideri, anche in vista del Natale, ci sono senza dubbio gli smartphone.

Ma quando sarebbe giusto sostituire il proprio cellulare, per non pesare troppo sui propri risparmi e, in particolar modo, sull’ambiente? Ne parla oggi la testata online “TPI”.

La sostituzione dei telefoni avviene mediamente ogni 2-3 anni e ciò ha un impatto negativo sia sul portafoglio che sull’ambiente.

Secondo uno studio della “Delft University of Technology”, citato da “TPI”, ciò avviene il più delle volte per il software che rallenta o la batteria che si scarica velocemente, o semplicemente perché, un po’ per il bombardamento mediatico, un po’ “per moda”, un po’ perché lo cambiano amici e conoscenti, visto che ormai possedere un certo tipo di telefono è quasi uno status, spia del proprio stile di vita e dei propri guadagni, o perché c’è l’occasione di una compleanno, una laurea, Natale ecc.. “è arrivato il momento di cambiarlo”.

Un’altra motivazione che incentiva a sostituire lo smartphone è la poca propensione a fare riparazioni, poiché questa potrebbe risultare meno conveniente rispetto a un nuovo acquisto, o troppo lunga sul piano tempistico, o si teme possa fallire.

Ma, come riporta “TPI”, uno smartphone è costituito da almeno 70 tipi di materiali differenti per essere prodotto, oltre a richiedere ampi costi energetici, in particolar modo in Paesi in cui l’elettricità causa eccessive emissioni di carbonio. Quindi sostituirlo pesa sul portafoglio, ma ancora di più sull’ambiente.

Come fare allora? Per mantenere il proprio smartphone più funzionale a lungo, è necessario, come informa “TPI”, “prendersene cura come se fosse un’auto”.

Esattamente come il promemoria per sostituire l’olio della macchina, bisognerebbe fissare una data per cambiare la batteria ogni 3 anni, e fare un controllo generale ogni anno: eliminare App e foto non necessarie, ad esempio.

Ne trarrete beneficio voi ma, soprattutto, l’ambiente che ci circonda.