Cambiare vita. Il sogno di molti. Lasciare un partner, cambiare lavoro, gruppo di amici, studi, città e in alcuni casi anche un Paese. Non tutti riescono o immaginano di poterlo fare davvero. “Se avessi i soldi…”, “Se avessi meno anni…”, “Se non avessi figli” ma è davvero così?   

Per quanto riguarda l’ambito lavorativo, nei primi nove mesi del 2022, oltre 1,66 milioni di italiani ha lasciato volontariamente il lavoro. Il numero è in aumento del 22% rispetto allo stesso periodo del 2021 quando è stato pari a 1,36 milioni. Così riporta l'ultima Nota trimestrale sulle Comunicazioni obbligatorie del ministero del Lavoro.
Un'indagine dell'Aidp ha cercato di capire le ragioni dell'abbandono: i licenziamenti erano riconducibili soprattutto a persone giovani e del Nord Italia, in cerca di un'occupazione migliore oppure una dimensione esistenziale più gratificante.

Noi avevamo raccontato la storia dell’algherese Davide Fancellu e di come avesse lasciato il suo lavoro da cameriere, dopo 15 anni, per inseguire il suo sogno. L’uomo, ai microfoni di Sardegna Live, raccontò di come abbia avviato la sua impresa turistica nell’estate del 2020, nonostante avesse due bambini molto piccoli. La passione, e la forza nel cambiare vita, gli hanno regalato grandi soddisfazioni economiche e morali. 

Oggi, attraverso il supporto della psicologa Claudia Demontis, proviamo a capire perché per molti cambiare vita appare impossibile. Quali sono i limiti, le paure e gli ostacoli che impediscono cambiamenti lavorativi e familiari?

Dottoressa, psicologicamente, perché è difficile cambiare vita?

Una delle prime cause della paura del cambiamento è dettata dal fatto che cambiare significa inevitabilmente abbandonare una parte di sé. Un altro aspetto è la paura del fallimento e l’indecisione causata da una bassa autostima e dal non sentirsi in grado di fare, di essere e divenire, per cui ci si auto-sabota. 

Quali sono i cambiamenti che più frequentemente le persone vogliono attuare nella loro vita? 

“I cambiamenti più frequenti riguardano la sfera lavorativa e sentimentale. Spesso uscire da una situazione “comoda”, nonostante sia opprimente, destabilizza; per questo è importante rivolgersi a un professionista che in quel caso può fare da guida.”

Cosa comporta non seguire le proprie attitudini o semplicemente condurre una vita poco gratificante?

“Se ci si ritrova a vivere la vita o il sogno di qualcun altro prima o poi il fisico invierà dei segnali per cui si avvertiranno i cosiddetti “dolori di crescita” che si faranno sempre più intensi se non ascoltati. Mentre, da un punto di vista psicologico, l’immagine che abbiamo di noi stessi si sgretolerà causando bassa autostima, ansia, negatività e mania del controllo.”

La storia di Davide Fancellu ha fatto soffermare molti dei nostri lettori. Molti direbbero che la sua sia stata follia, lei che pensa?

“Il sistema scolastico e societario forma dipendenti non imprenditori per cui tutto ciò che non è sicuro e certo viene considerato folle. Purtroppo, viviamo in un contesto in cui prevale il dovere piuttosto che il piacere e la loro combinazione non è contemplata. Per cui il lavoro viene ancora visto come un obbligo per sfamare la famiglia, pagare il mutuo e le bollette.”

Quali sono i passi da compiere quando si vuole cambiare una terminata situazione?

“Prima di tutto capire quali sono i sabotatori che abbiamo appreso durante l’infanzia e che utilizziamo per impedire che avvenga un cambiamento anche minimo. 

Porsi dei micro-obbiettivi settimanali per aumentare l’autostima ed essere più credibili a noi stessi. È importante allenare il fisico per reggere le azioni che accompagnano il comportamento. Spesso si pensa di affrontare un’evoluzione solo con la passione e la determinazione, ma non bastano serve un addestramento a 360 gradi.”

Quando si inizia una fase di cambiamento, quali potrebbero essere i passi falsi da non commettere o le persone da non frequentare?

“È importante non avere fretta e ripulirsi da tutto ciò che ci ostacola come i pensieri negativi o persone che non credono in noi.”

Quanto contano le persone accanto a noi?

“Tantissimo, anche se i primi tifosi di noi stessi dovremo essere noi, circondarsi di persone positive che ci stimolano a migliorare è importantissimo! Sarebbe opportuno chiedere consigli a chi ce l’ha fatta e viaggiare per prendere spunto da culture diverse.”

E il denaro? Quanto conta avere dei soldi per cambiare vita? 

“Contano davvero poco. I soldi non fanno venire le idee, ma le idee possono far arrivare molti soldi e proseguire verso il cambiamento.”