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La tosatura è una necessità fisiologica per garantire alle pecore una condizione di benessere che permetta loro di affrontare la calura estiva senza il vello di lana che li ricopre per quasi tutto il resto dell’anno, elemento però indispensabile per la protezione dal freddo e dalle intemperie invernali.
E’ stata per secoli un’importante risorsa economica per il pastore, in quanto la lana era indispensabile per l’uomo, quale componente degli abiti utili per proteggersi dal freddo. Molte nazioni hanno avuto e hanno tutt’ora un’economia laniera importante, come la Spagna, la Gran Bretagna, l’Australia e la Nuova Zelanda.
Attualmente il mercato italiano è in forte recessione, sia per la qualità della lana delle pecore allevate (sarda e bergamasca in primis), sia per un utilizzo ormai marginale della stessa, se non in alcuni prodotti artigianali. Si sta però registrando un interessante ritorno per quanto concerne l’utilizzo della lana nel campo della bioedilizia che ha determinato un salutare movimento di mercato per i pastori. La tosatura ha un’importante valenza sociale, in quanto quasi tutti i pastori di un comune o di una zona, si riuniscono presso l’azienda di uno solo di loro e provvedono, tutti assieme, a tosare le pecore del pastore che li ospita; in un momento successivo si procede con le stesse modalità presso un’altra azienda finché tutti i greggi non sono stati tosati.
Vi è quindi l’incontro di tutta una comunità, con persone che si incontrano e amicizie che si rinsaldano. Il momento conviviale, il pranzo, celebra la bontà dell’offerta gastronomica del pastore che ospita ed è la massima espressione dell’ospitalità tipicamente sarda. La solidarietà è un aspetto fondamentale di tale atto: non esiste nessun compenso di natura economica per la prestazione offerta dai pastori “ospitati”. Il tutto è opera gratuita e ci si accontenta del buon trattamento e del pranzo offerto dal pastore ospitante. Diversamente il pastore avrebbe un esborso considerevole, infatti la tosatura operata da tosatori professionisti costa circa 2 o 3 euro per ogni capo! Da sottolineare anche quello che è l’aspetto culturale e di mantenimento delle tradizioni pastorali rappresentato dalla tosatura.
La meticolosa cura e preparazione artigianale degli arnesi necessari, “Sos ferros”, forbici fabbricate da abili artigiani, molti dei quali, sono gli stessi che producono il famoso coltello a serramanico detto “Pattadesa” e anche “Resolza” o “Leppa”. La tosatura effettuata con le moderne tosatrici elettriche ha in parte soppiantato la vecchia forbice, ma non ne ha offuscato il fascino del suo caratteristico suono metallico, un suono e un ritmo che rappresenta per molti sardi la colonna sonora di quello che è quasi un film della propria vita ed essenza sarda e che l’artista scelto per chiudere la giornata, Paolo Fresu, ha in programma di utilizzare!