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Francesco Pigliaru ha imposto una tabella di marcia con tempi serrati per il varo della sua nuova squadra di governo. Nel weekend é prevista una riunione di coalizione per sondare gli alleati e già nei primi giorni della prossima settimana il professore potrebbe indicare i nomi degli assessori.
"Innanzitutto le competenze e un equilibro tra uomini e donne", ha più volte ribadito Pigliaru nel corso della campagna elettorale. Si profila, dunque, una Giunta con diversi tecnici mentre per la presidenza del Consiglio regionale il nome più gettonato é quello del sindaco di Sassari, Gianfranco Ganau, il più votato di queste elezioni con 7.700 preferenze. In cima alla lista dei papabili assessori c'é Raffaele Paci, professore ordinario di Economia applicata nella facoltà di Scienze politiche a Cagliari.
Pigliaru ha lavorato con Paci al Crenos (Centro ricerche economiche Nord Sud) e al docente dovrebbe andare l'assessorato al Bilancio e alla Programmazione.
Spiccano anche i nomi di alcuni ex esponenti della Giunta Soru, che con il professore hanno condiviso i primi anni di governo in Regione: Gian Valerio Sanna (Pd), già assessore all'Urbanistica e padre del Piano paesaggistico del 2004 al centro della contestata revisione da parte della Giunta Cappellacci proprio negli ultimi giorni della legislatura.
In un altro assessorato chiave, Cultura-Istruzione, potrebbe arrivare Maria Antonietta Mongiu, già a capo della Cultura con Soru.
Docente e archeologa, grande conoscitrice della Sardegna, riassume in sè quelle competenze slegate dall'appartenenza politica che tanto piacciono a Pigliaru.
Renziano convinto, e sostenitore dell'ex sindaco di Firenze dalla primissima ora, il neo governatore cercherà una figura speciale anche per l'assessorato al Lavoro con l'ambizione di fare della Sardegna la prima regione in Italia ad applicare il Job act, la riforma del lavoro targata Renzi.