Gli Anni Duemila videro le conseguenze del grande sviluppo nel mondo tecnologico e della comunicazione iniziato negli anni precedenti: il web cominciò ad entrare nella vita di tutti, anche solo per svago, e i Social Network, come Facebook e Twitter, modificarono le abitudini e i modi di socializzare.

Diversi avvenimenti cambiarono il mondo per sempre: in Europa, il 1° gennaio 2002, l’ingresso dell’Euro unificò 12 Stati europei a livello monetario; in America venne eletto, nel 2008, il primo Presidente degli Stati uniti afro-americano, Barack Obama. Prima di lui, George W. Bush dovette avere a che fare con una delle pagine più buie della storia americana e mondiale: l’11 settembre 2001, gli attacchi suicidi di alcuni terroristi legati al gruppo di Al Qaida distrussero le Torri Gemelle al World Trade Center di New York e parte del Pentagono, uccidendo quasi 3000 persone.

In Italia morì, nel 2005, Papa Giovanni Paolo II, Karol Wojtyla, capo della Chiesa dal 1978, che aveva segnato il suo pontificato con importanti e forti messaggi e azioni diplomatiche. Nel 2006 la vittoria della Nazionale di calcio italiana ai mondiali riportò la squadra degli Azzurri ai massimi livelli.

Per quanto riguarda il mondo della musica, più delle boyband come negli Anni ’90, vennero apprezzati i cantanti R’n’B come Alicia Keys, quelli rock come i Red Hot Chili Pepperse i Linkin Park, quelli alternativi come i Coldplay e i Musee quelli rap come EminemNel 2009, nella sua villa di Los Angeles venne ritrovato morto il re del pop Michael Jackson, in seguito a una massiccia dose di propofol.

L’avvento di YouTube

Negli Anni Duemila fece il suo ingresso nel mondo del web la piattaforma YouTube, che permette tutt’ora di visualizzare gratuitamente video di quasi ogni tipo tramite un accesso a Internet.

Tra i tanti video che spopolavano in quel periodo, quelli sul make up ebbero particolare successo, grazie a colei che iniziò a postarne regolarmente, Clio Zammatteo, in arte Clio Make up, ragazza italiana negli Stati Uniti che studiava per diventare truccatrice e contemporaneamente svelava qualche consiglio alle più inesperte; presto ci furono sempre più persone che condividevano in rete le proprie passioni tramite tutorial e recensioni.

Questi video trasformarono pienamente il significato del trucco: se fino a pochi anni prima erano poche le donne ad approcciarsi al make up in senso ampio e le appassionate compravano i soliti pochi prodotti o si affidavano agli esperti, il web rese accessibile a chiunque il magico mondo del trucco.

Non era più infatti, riservato a pochi eletti, ma con un semplice click era a disposizione di tutti: anche chi aveva iniziato a guardare i video per passatempo poteva diventare una vera e propria make up addicted, in quanto molti youtubers spingevano all’acquisto compulsivo di prodotti che fino al giorno prima non si sapeva cosa fossero per diventare poi oggetti irrinunciabili e indispensabili al fine di realizzare un trucco perfetto.

Proprio alla luce di questo, le case cosmetiche iniziarono a sfruttare YouTube per innalzare le vendite e per sponsorizzarsi in cambio di prodotti gratuiti da provare e recensire, fino a far diventare, soprattutto negli anni successivi, l’attività dello youtuber un vero e proprio mestiere redditizio.

Il make up del Duemila

Durante questi anni, aumentò il ricorso alla chirurgia estetica: la tendenza era inserire il posticcio all’interno del corpo umano, protesi, silicone e acido ialuronico, che alteravano e spesso stravolgevano la fisionomia originaria: iniziò l’era della trasformazione, che dura ancora oggi, della metamorfosi, della cyberg maniain cui non è importante la singola persona, ma il suo corpo.

Andava inoltre di moda la pelle abbronzata, come quella di Jennifer Lopez, uscirono in commercio i primi primer che perfezionavano la grana della pelle e facevano durare più a lungo il make up applicato subito dopo. La base era per questo apparentemente leggera nonostante i vari strati di prodotti e il contouring con terre e bronzer superava di gran lunga l’uso del blush.

Per gli occhi non mancavano gli ombretti sui toni del lilla, dell’azzurro e del bianco, da utilizzare con l’illuminante sotto l’arcata sopraccigliare per far risaltare l’abbronzatura, ed eyeliner e mascara colorati, spesso in contrasto con l’ombretto. La cantante Avril Lavigne lanciò la moda dello smokey eye nero, in perfetto stile rock-punk.

Le sopracciglia tornarono sottilissime, come dimostrano Christina Aguilera, Britney Spears, Gwen Stefani e Paris Hilton, ma ad ala di gabbiano, frutto di meticolosi lavori di pinzetta con ripasso a matita.

Le labbra andavano “frosted”, ossia ghiacciate, ottenibili attraverso rossetti sui toni del rosa chiaro metallizzato; i lipgloss non mancavano mai, soprattutto nei beauty case delle giovanissime, ma anche il rosso mattone veniva ancora utilizzato tantissimo.