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Se a Cagliari il quadro in vista delle Comunali è praticamente definito, nel Capo di Sopra e quindi a Sassari la situazione non è ancora ben chiara, soprattutto nel Campo largo di centrosinistra.
I nomi in ballo sono entrambi dell’area Riformista del PD: Gianfranco Ganau, 69 anni, ex sindaco ed ex presidente del Consiglio regionale, e Giuseppe Mascia, 48 anni, consigliere comunale e segretario provinciale dei dem. Ma non è escluso che anche il Movimento 5 Stelle metta sul tavolo un proprio nome. Chi resta alla finestra è Mariano Brianda con la sua “Costituente per Sassari”. L’ex magistrato, già candidato a sindaco per il centrosinistra nel 2019, sembra intenzionato ad andare avanti e riproporsi all’elettorato sassarese.
Brianda è uno dei sei candidati ufficiali in campo. Il centrodestra, più o meno compatto, ha indicato il rettore Gavino Mariotti, in attesa di capire cosa farà il Psd’Az. I sardisti non hanno ancora deciso quale candidato sindaco sostenere e non è escluso che alla fine possano “virare” su Nicola Lucchi, assessore della Giunta Campus e portabandiera del movimento civico che attualmente governa la città. Lucchi in queste settimane ha incassato anche il sostegno di Sardegna al Centro 20 Venti di Antonello Peru.
Ci sono poi i cosiddetti outsider. Uno dei primi a rompere gli indugi è stato Giuseppe Palopoli, consigliere comunale uscente che sta mettendo in piedi la lista “Sassari svegliati”. Quindi è stato Tore Piana, consigliere regionale a fine anni ’90, ad annunciare la sua discesa in campo. Infine c’è Manuel Pirino, con la sua “Generazione Sassari”, che se dovesse vincere andrà a Palazzo Ducale a titolo gratuito. L’aspirante primo cittadino sassarese ha annunciato l’intenzione, in caso di vittoria, di "devolvere da subito il 100% della sua indennità a favore di un fondo che verrà costituito al fine di soddisfare le varie ed eventuali necessità dei sassaresi e della città di Sassari".