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"La Regione Sardegna non ha richiesto la convocazione dell’Assemblea dei Soci, ma ha invece richiesto al CdA di Abbanoa di rimandare tale Assemblea per consentire ai molti Sindaci di nuova nomina il tempo necessario a visionare con l’attenzione dovuta il bilancio consuntivo del 2019". Lo chiarisce in Consiglio Regionale il capogruppo sardista Franco Mula.
"Il presidente di Abbanoa - prosegue Mula -, forse ritenendo non sufficiente l’avviso di convocazione dell’Assemblea, ha ritenuto di divulgare una nota stampa che, come è già successo, non riporta fedelmente i fatti. Questa nota stampa infatti, prosegue Mula, appare un puerile e sospetto tentativo di influenzare le decisioni dell’Assemblea. Va anzitutto sottolineato che alla data odierna il presidente è rimasto solo, vista la fuga dal CdA del consigliere Ferri e del consigliere Piga in aperta contestazione con i metodi di gestione del presidente stesso. I consiglieri da rinominare sono quindi due e non uno, e la loro nomina richiede una procedura di evidenza pubblica".
"Per quanto attiene al bilancio consuntivo 2019, il presidente Racugno omette di segnalare, al di là degli ottimi risultati di esercizio della gestione precedente alla sua, che il progetto di bilancio, già pronto a febbraio 2020, quindi ben prima della sua designazione alla presidenza di Abbanoa, riportava risultati ben diversi da quelli proposti oggi e di cui l’attuale presidente è responsabile. In un caso il bilancio si chiudeva con un ingente attivo, mentre nell’altro caso si chiude con un pesante passivo. Segnalare questo fatto è importante per potersi esprimere in maniera compiuta sul bilancio che viene portato in assemblea".
"Da quanto appreso da varie fonti, pare che questo bilancio sia stato predisposto senza il dovuto coinvolgimento del CdA, arrivando a risultati diametralmente opposti a quelli della gestione precedente - afferma ancora Mula -. Il presidente omette inoltre di segnalare che oltre a quanto da lui predisposto, in esclusiva collaborazione con il dimesso AD, e alla consulenze da lui richieste, una delle quali peraltro convalidava il precedente bilancio, EGAS e la Commissione di Controllo Analogo, visto l’incredibile cambio di scenario hanno provveduto a dotarsi di ulteriori due diversi autorevoli pareri, oltre al Collegio Sindacale della società".
"Pareri che attestano, entrambi, che l’attuale progetto di bilancio non è stato elaborato in maniera corretta, laddove si è deciso di svalutare integralmente i crediti residui di cui ai conguagli regolatori, in quanto la svalutazione non è supportata da fatti e/o accadimenti tali che avrebbero acconsentito l’accontamento a fondo svalutazione crediti effettuato. Emerge in maniera chiara ed inequivocabile, che l’asserita prudenza, richiamata nel comunicato stampa, è andata a inficiare la veridicità del bilancio in esame, che ancora prima che prudente deve essere veritiero, così come previsto dal codice civile. Il presidente ha comunque proposto e approvato la sua elaborazione del bilancio votando, unitamente al dimesso AD, di portare a nuovo la perdita segnalata anche nel comunicato stampa".
"Ciò - precisa - vorrebbe dire che i soci, i comuni dell’isola, sono costretti a prevedere sui propri bilanci specifiche poste necessarie a coprire, pro quota, le perdite. Sarebbe stato opportuno che l'assemblea ricevesse, anziché un comunicato stampa inutile su una proposta di bilancio consuntivo di due anni fa, una sintesi dell’attività svolta che mi pare si stia sostanzialmente limitata alla nomina del Ad e DG e alla rielaborazione del progetto di bilancio 2019. Nessuna notizia ci è pervenuta in merito al Bilancio consuntivo 2020 e al Bilancio preventivo 2021, alla predisposizione del nuovo modello organizzativo della società che avrebbe dovuto consentire finalmente una svolta per la società stessa".
"Il tempo assegnato dall’Assemblea dei soci per questo adempimento era di tre mesi; ne sono passati nove e del nuovo modello organizzativo ancora non si sa niente - sottolinea ancora -. L’unica cosa certa è che del CdA composto da tre membri ne resta in carica uno, il Presidente, che ha brillato solo per i suoi ricchi emolumenti e per la nomina di un DG con procedura oggetto di attenta verifica. Per farsi un’idea dell’operato di questo CdA a guida Racugno, a volersi limitare solamente agli investimenti e confrontando gli appalti superiori ai 40.000 euro emerge il seguente quadro abbastanza preoccupante Appalti secondo semestre 2019: n. 56 appalti per un importo totale di € 138.000.000, circa Appalti secondo semestre 2020: n. 30 appalti per un importo totale di € 67.000.000 circa".
"Come si vede, nel semestre di gestione del CdA a presidenza Racugno gli appalti si sono dimezzati sia come importo che come numero e, aspetto rilevante, si tratta di opere già programmate in precedenza. Alla luce di tutto ciò, conclude Mula, chiedo al presidente Solinas di valutare il commissariamento di Egas che - conclude -, venendo meno al suo dovere di vigilanza, sta coprendo con colpevole connivenza il più che discutibile operato del presidente del CdA di Abbanoa".
Foto Facebook Franco Mula