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Roma, 28 set. (Adnkronos) - "Dicevano che non avrebbero toccato la 194. E così è stato: al governo Meloni è bastato rafforzare gli ostacoli per accedere all’interruzione volontaria di gravidanza e non dare alcuna informazione sullo stato dell’accesso all’aborto in Italia”. Lo dichiara AnnaLisa Nalin della segreteria di +Europa.
“Mentre le regioni guidate dalla destra spalancano la porta ai gruppi pro vita nei consultori, continua a non arrivare dal Ministro della Salute Schillaci la relazione sull’attuazione della legge 194, che dovrebbe essere inviata al Parlamento entro il febbraio di ogni anno. Anche l’unico strumento di informazione in merito a quanto si può abortire in Italia che avevamo a disposizione, quindi, ora è messo in discussione da questa destra reazionaria. E c’è di più: non possiamo conoscere la reale applicazione della 194 perché i dati, se verranno mai forniti sottolinea Nalin - saranno comunque in forma aggregata, senza poter sapere quanto sia garantito o meno l’accesso all’IVG nelle singole strutture".
"Nella Giornata internazionale per l’aborto sicuro, è fondamentale ribadire quanto ancora oggi il diritto all’aborto non sia un diritto sempre garantito e a cui si può accedere senza ostacoli. Il Ministro della Salute Schillaci fornisca immediatamente i dati aggiornati e disaggregati che deve pubblicare per legge”, conclude l’esponente di +Europa.